Mercati – Listini europei negativi a metà seduta, Milano -0,6%

Prosegue in territorio negativo la seduta delle borse europee, in scia all’andamento dei principali futures di Wall Street, all’indomani delle decisioni sui tassi di diverse banche centrali e sullo sfondo di una fitta agenda macro.

A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,6% a 27.259 punti, in calo come il Dax di Francoforte (-0,7%), l’Ibex 35 di Madrid (-0,6%), il Cac 40 di Parigi (-0,3%) e il Ftse 100 di Londra (-0,2%).

La Bank of England ha sorpreso i mercati alzando i propri tassi di interesse di 50 punti base portandoli al 5%. Questa decisione è stata presa in risposta ai dati sull’inflazione, pubblicati mercoledì, che hanno mostrato una crescita dei prezzi particolarmente resiliente. Gli investitori si aspettavano un aumento di 25 punti base.

Nella giornata di ieri anche la banca centrale svizzera e quella norvegese hanno provveduto a rivedere al rialzo i propri tassi di riferimento, rispettivamente all’1,75% (+0,25%) e al 3,75% (+0,5%).

Oltreoceano, il presidente della Fed, Jerome Powell, ha avvertito che potrebbe optare per ulteriori due aumenti dei tassi di interesse di un quarto di punto ciascuno entro la fine dell’anno. Gli economisti hanno segnalato che una recessione nelle grandi economie globali potrebbe essere il prezzo da pagare per domare l’inflazione.

Sul fronte macro, nel Vecchio Continente, è emerso un calo generale dalla fitta serie di dati PMI annunciati in mattinata.

Tra questi, il PMI dell’Eurozona ha segnato per l’indice manifatturiero un calo a 43,6 punti, inferiore rispetto alle attese e al dato finale di maggio (entrambi a 44,8 punti). Il dato sui servizi si è espresso in 50,3 punti, inferiore al mese precedente (52,8 punti) e alle attese (52,5 punti). Infine Infine, l’indice PMI Composito ha segnato un valore di 52,4 punti, inferiore ai 54,5 punti del consensus e ai 55,1 punti di maggio.

Il PMI manifatturiero preliminare della Germania per giugno è sceso a 41 punti rispetto ai 43,2 punti di maggio e inferiore alla stima degli analisti (43,5 punti). L’omologo indice dei servizi scende a 54,1 punti (consensus 56,3 punti) dai 57,2 punti del mese precedente. L’indice composito ha riportato un valore di 50,8 punti, in peggioramento dai 53,9 punti di maggio e inferiore alle attese (53,3 punti).

Sul forex, intanto, l’euro/dollaro scende a 1,085, mentre il dollaro/yen sale a 143,2. Tra le materie prime, quotazione del greggio in calo, con il Brent (-1,5%) a 73 dollari e il Wti (-1,8%) a 68,3 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund risale a 163 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4%.

Tornando a Piazza Affari, prosegue in denaro la seduta di Italgas (+1,4%), Hera (+1,3%) e Ferrari (+1%), mentre arretrano Saipem (-2,1%), Intesa Sanpaolo (-1,7%), Prymsian, Banco BPM e Bper, tutti e tre a -1,6%. Eni (-1,2%) ha acquisito Neptune, in un’operazione congiunta con Var, per 4,9 miliardi di dollari.