Mercati – Partenza in calo per gli eurolistini, Milano a -0,5%

Avvio in ribasso per le borse europee, all’indomani delle decisioni sui tassi di diverse banche centrali e sullo sfondo di una fitta agenda macro.

A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,5% a 27.266 punti, in calo come il Dax di Francoforte (-0,7%), l’Ibex 35 di Madrid (-0,6%), il Cac 40 di Parigi (-0,5%) e il Ftse 100 di Londra (-0,3%).

Nella giornata di ieri la Bank of England ha alzato inaspettatamente i propri tassi di interesse di 50 punti base al 5%. La decisione ha fatto seguito ai dati sull’inflazione del Regno Unito, pubblicati mercoledì, che hanno mostrato una crescita dei prezzi più resiliente del previsto. Gli investitori si attendevano in larga parte un aumento di 25 punti base.

La decisione della BoE è stata presa contestualmente alla scelta di altre banche centrali come quella svizzera e norvegese di rivedere al rialzo i propri tassi di riferimento. L’istituto elvetico ha portato il benchmark all’1,75% (+0,25%) con un’inflazione al 2%, mentre la banca centrale di Oslo ha portato inaspettatamente il benchmark al 3,75% (+0,5%).

La Banca centrale turca, guidata dal nuovo governatore Hafize Gaye Erkan, ha portato il tasso repo a una settimana, il principale tasso dell’istituto, al 15% dall’8,5% segnando una brusca inversione di rotta rispetto alle politiche poco ortodosse seguite dal presidente Erdogan. Tuttavia, la decisione è stata ancora troppo debole secondo gli analisti che si aspettavano un rialzo al 20%.

A ciò si aggiungono i rinnovati toni hawkish del presidente della Fed, Jerome Powell, che ha dichiarato che gli Stati Uniti potrebbero aver bisogno di uno o due aumenti in più dei tassi  nel 2023.

Fitta l’agenda macroeconomica odierna. A maggio l’indice dei prezzi al consumo del Giappone è aumentato del 3,2% su base annua, in linea con le attese e in rallentamento rispetto al +3,5% di aprile.

Nel Regno Unito, le vendite al dettaglio hanno registrato a maggio una crescita dello 0,3% su base mensile, rallentando rispetto ad aprile (+0,5%), rispetto alle attese di un calo dello 0,2%. Su base annua, il dato ha registrato un calo del 2,1%, al di sopra del dato di aprile (-3,4%) e delle attese (-2,5%).

Occhi in mattinata anche sulla pubblicazione dei dati PMI di Francia, Germania, Eurozona, regno Unito e, nel pomeriggio, degli Usa.

Sul forex, intanto, l’euro/dollaro scende a 1,092, mentre il dollaro/yen sale a 143,3. Tra le materie prime, quotazione del greggio in calo, con il Brent (-0,8%) a 73,5 dollari e il Wti (-0,9%) a 68,9 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 159 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,09%.

Tornando a Piazza Affari, bene in avvio TIM (+0,9%), mentre arretrano Prysmian (-1,1%), Stmicroelectronics (-1,0%), Moncler (-1,0%) e Intesa Sanpaolo (-1,0%).