EnVent conferma su RES il rating ‘outperform’ e il target price di 5,61 euro, valutazione che incorpora un upside potenziale del 23% rispetto al prezzo di 4,55 euro.
Il titolo, ricorda lo studio, “ha registrato una performance del +14% rispetto al prezzo IPO di 4 euro, contro un indice Ftse Italia Growth rimasto stabile nello stesso periodo”.
RES, prosegue lo studio, “ha riportato ricavi pro-forma FY22 pari a 17,9 milioni, in progresso dell’11% a/a, di cui 11,1 milioni da trattamento rifiuti, 4,4 milioni da smaltimento rifiuti e 1,5 milioni da vendita di materiali recuperati. L’EBITDA si è attestato a 2,9 milioni, con un margine del 16% rispetto al 20% del FY21”.
“La minore redditività è attribuibile, secondo il management, alla scelta di ridurre l’utilizzo della discarica di proprietà e ai conseguenti maggiori costi di smaltimento, all’aumento dei prezzi dell’energia e al costo di riorganizzazione pre-IPO del Gruppo. L’utile netto è stato pari a 1,4 milioni”. “E’ stato proposto un dividendo di 0,01 euro per azione, con un esborso di 0,13 milioni”.
La performance finanziaria di RES nell’anno 2022, aggiunge il report, è stata nel complesso in linea con le stime degli analisti. Pertanto, a parte la messa a punto dei costi operativi, gli esperti di EnVent mantengono invariate le principali ipotesi e stime per il 2023-27.
Nel dettaglio, i ricavi sono stimati a 22,6 milioni nel 2023 per poi proseguire la crescita fino a sfiorare i 47 milioni nel 2027.
L’Ebitda e l’Ebit sono attesi continuare ad aumentare, attestandosi rispettivamente a 5,9 e 4 milioni quest’anno e 17,5 e 13,5 milioni al termine del periodo di analisi considerato.
L’utile netto è previsto a 2,6 milioni nel 2023, in progressivo incremento fino a raggiungere 9,5 milioni nel 2027. Sul fronte patrimoniale, gli analisti stimano una cassa netta di 3,1 milioni alla fine di quest’anno e 28,6 milioni al termine del quinquennio.
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