Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore energetico:
Nel pomeriggio i listini europei recuperano le perdite della mattinata, mentre gli indici USA aprono l’ottava sopra la parità: il FTSE Mib segna un +0,3%, il Dax 30 un +0,2%, il Cac 40 un +0,5% e il FTSE 100 una sostanziale stabilità. Oltreoceano l’S&P 500 registra un +0,2%, il Dow Jones un +0,2 anch’esso, e il Nasdaq un +0,3%.
Nella seduta odierna sono in leggero ribasso le quotazioni del greggio, con il Brent (-0,2%) a 73,8 dollari e il Wti (-0,4%) a 68,9 dollari.
L’Europa sta accelerando sullo stoccaggio del gas; i prezzi sul TTF restano contenuti, ma la volatilità è ai massimi da otto mesi in quanto l’abbandono totale dei rifornimenti russi, la concorrenza asiatica sul GNL e delle temperature più rigide rispetto all’anno scorso, potrebbero creare problemi di approvvigionamento il prossimo inverno. L’unica volta nella storia in cui l’Europa ha avuto più gas in stoccaggio all’inizio dell’estate è stato nel 2020, quando il crollo della domanda globale dovuto alla pandemia di Covid aveva spinto i contratti futures front-month sotto i 9 euro.
Deutsche Bank ha confermato la raccomandazione di Hold su Siemens Energy (-1,9%), ma ha abbassato il tp da 26 a 20 euro. Le difficoltà incontrate nella realizzazione di progetti eolici offshore di Siemens Gamesa ha allarmato gli analisti su possibili perdite di quote di mercato anche nell’onshore e sulla necessità di un aumento di capitale di almeno un miliardo di euro.