Mercati – Eurolistini chiudono misti, Piazza Affari +0,1%

Chiusura mista per le borse europee, mentre i listini americani procedono sottotono, con gli investitori che restano intenti a monitorare gli effetti del tentato colpo di stato in Russia, le mosse delle banche centrali e l’agenda macroeconomica.

A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 27.243 punti (+0,1%), in leggero rialzo come il Cac 40 di Parigi (+0,3%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,1%), mentre chiudono sotto la parità Dax di Francoforte (-0,1%)e il Ftse 100 di Londra (-0,1%).

Oltreoceano, il Dow Jones scambia intorno alla parità, mentre lo S&P 500 e il Nasdaq cedono rispettivamente lo 0,1% e 0,3%.

Dopo il mancato colpo di stato da parte del capo dell’organizzazione paramilitare Wagner, Prigozhin, gli osservatori si domandano quale sarà il destino del regime di Putin e come reagiranno sui mercati globali i prezzi di petrolio e gas, di cui la Russia è uno dei principali esportatori al mondo.

Sul fronte banche centrali, attenzione rivolta al forum BCE di Sintra, Portogallo, dove è atteso domani un intervento da parte della Lagarde sullo stato dell’economia del blocco.

Il giorno dopo, sempre a Sintra, si riunirà il panel dei principali banchieri centrali che vedrà seduti allo stesso tavolo, oltre alla già citata Lagarde, anche Jerome Powell (Fed), Kazuo Ueda (Bank of Japan) e Andrew Bailey (Bank of England).

Dal lato macro, questa settimana saranno pubblicati i dati sull’inflazione delle principali economie europee, tra cui Italia, Francia e Germania, nonché dell’intera Eurozona. Negli Stati Uniti, in uscita, tra gli altri, i dati di maggio su spesa personale e reddito personale, e l’indice PCE, indicatore molto seguito dalla Fed al fine di valutare l’evolversi dell’inflazione.

Oggi, nel frattempo, è emerso che a giugno l’indice IFO, che misura la fiducia delle aziende tedesche, si è attestato a 88,5 punti, inferiore al consensus (90,7 punti) e al dato del mese precedente (91,5 rivisto da 91,7).

Negli Stati Uniti, invece, l’indice manifatturiero stilato dalla Federal Reserve di Dallas ha recuperato, a giugno, a -23,2 punti dai -29,1 punti di maggio, attestandosi tuttavia al di sotto delle attese degli analisti (-21,8 punti).

Sul Forex l’euro/dollaro sale a 1,091, mentre il dollaro/yen scende lievemente a 143,5. Tra le materie prime, sostanzialmente invariate le quotazioni del greggio, con il Brent (+0,1%) a 74,1 dollari e il Wti (0,0%) a 69,2 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 156 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,94%.

Tornando a Piazza Affari, bene Stmicroelectronics (+2,2%), Tenaris (+1,2%), Eni (+1,1%) ed Erg (+1%), mentre arretrano Leonardo (-4,7%), TIM (-3,5%), Monte Paschi (-1,7%) e Amplifon (-1,6%).