Mercati – Listini europei sottotono a metà seduta, Milano -0,6%

Borse europee virano tutte in negativo a metà seduta, in scia ai principali futures di Wall Street, con lo sguardo puntato sulla Russia dopo il tentato golpe, le banche centrali e l’agenda macroeconomica.

A Milano il Ftse Mib cede lo 0,6% a 27.048 punti, sottotono come il Ftse 100 di Londra (-0,4%), il Dax di Francoforte (-0,3%), l’Ibex 35 di Madrid (-0,3%) e il Cac 40 di Parigi (-0,2%).

La situazione in Russia rimane al centro dell’attenzione, con particolare riferimento agli effetti dell’accordo raggiunto tra il presidente bielorusso Lukashenko e il leader del gruppo paramilitare privato Wagner, Yevgeny Prigozhin, per contrastare l’avanzata dei mercenari verso Mosca.

Gli investitori sostengono che l’ammutinamento da parte delle milizie, seppur breve, abbia sollevato seri interrogativi sulle prospettive per il regime di Putin, e che l’impatto sui prezzi del greggio e del gas, da parte di uno dei principali fornitori mondiali, resta incerto.

I mercati stanno attentamente osservando i segnali provenienti dalle banche centrali, in seguito alle recenti politiche di restrizione monetaria adottate da alcuni istituti la scorsa settimana. Inoltre, le dichiarazioni del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, indicano la possibilità che gli Stati Uniti potrebbero avere bisogno di uno o due ulteriori aumenti dei tassi nel corso del 2023.

In Eurozona, questo martedì, sono attese le dichiarazioni del presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde, al forum di Sintra, in Portogallo, che potrebbero fornire degli spunti sulle prossime decisioni dell’Eurotower.

Nella giornata di mercoledì, sempre nella cornice di Sintra, alla presidente Lagarde si aggiungeranno il chairman della Fed, Jerome Powell, e i presidenti della Bank of Japan, Kazuo Ueda, e della Bank of England, Andrew Bailey.

Dal punto di vista macroeconomico, si attendono in settimana i dati sull’indice dei prezzi al consumo delle più importanti economie del continente europeo tra cui Italia, Francia e Germania, oltre al dato CPI dell’intera area euro.

Nel frattempo, a giugno, l’indice IFO, che misura la fiducia delle aziende tedesche, si è attestato a 88,5 punti, inferiore al consensus (90,7 punti) e al dato del mese precedente (91,5 rivisto da 91,7). L’indicatore relativo alle aspettative di business si è attestato a 83,6 punti, inferiore al consensus (88,1 punti) e alla rilevazione precedente (88,3 rivista da 88,6).

Sul forex, intanto, l’euro/dollaro scende a quota 1,089, mentre il dollaro/yen ridiscende in area 143,2. Tra le materie prime, quotazione del greggio in frazionale rialzo, con il Brent (+0,4%) a 74,3 dollari e il Wti (+0,4%) a 69,4 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta in area 163 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,93%.

Tornando a Piazza Affari, prosegue in denaro la seduta di STM (+0,5%), ERG (+0,3%) ed Enel (+0,1%), mentre arretrano pesantemente Leonardo (-4,8%) e Bper (-3,4%), seguite da Iveco (-2,8%).