Mercati Usa – Prosegue la fase di debolezza

Wall Street riprende a scendere mettendo a segno una seduta tutta in territorio negativo, tentando una evanescente ripresa a metà seduta, ma conclusa molto prossima ai minimi intraday.

La settimana di debolezza dei listini si assocerà con la riapertura odierna che dovrà invece bilanciare le conseguenze del fallito colpo di stato in Russia durante il weekend e che potrebbe avere un impatto soprattutto sui prezzi delle materie prime.

Gli indici americani terminano l’ultima seduta dell’ottava con il Russell 2000 in calo dell’1,4%, il Nasdaq di un punto percentuale, S&P500 e Dow Jones in discesa rispettivamente dello 0,8% e 0,6%.

VIX in risalita del quattro per cento a quota 13,45 punti.

Sul mercato obbligazionario i rendimenti arretrano di quattro punti base sulla scadenza decennale al 3,73%.

Tra le materie prime il petrolio inizia la seduta proseguendo la debolezza del giorno precedente, ma annulla il disavanzo iniziale del due per cento terminando invariato a 69,5 dollari al barile. Ancora in discesa il rame di due punti percentuali.

Giornata incolore per tutti i principali metalli preziosi con oro e argento che chiudono invariati.

Tra le materie prime agricole frumento e soia cedono un punto percentuale, mentre il mais si inabissa del sei per cento.

Sul mercato valutario, il dollaro recupera un‘altra mezza figura nei confronti della moneta unica terminando a 1,089. Nuovo record negativo della lira turca che crolla oltre quota 25 rispetto al biglietto verde.