MERCATI USA – Scivola il Nasdaq (-1,2%)

Archiviato senza particolari scossoni il tentativo di golpe russo nel weekend, Wall Street prosegue la fase di discesa, ma rimane ancora in una fase laterale di consolidamento. Il rally dei primi sei mesi è stato imponente e necessita un periodo di digestione dei progressi realizzati.

Alcuni osservatori sostengono invece che il mercato sia in una fase di notevole iper comprato e che oltre i recenti livelli aggiunti non possa salire.

In attesa dei prossimi dati macro economici che possano determinare una direzione più precisa, ieri molti titoli tecnologici sono arretrati con decisione trascinati da Tesla (-6%), Nvidia e Meta entrambe in calo di oltre il tre e mezzo per cento, Microsoft, AMD e Amazon tutte vicino ai due punti percentuali.

Più contenuta la discesa degli altri indici principali con lo S&P500 che arretra di mezzo punto percentuale, il Dow Jones di un decimo di punto mentre il Russell (+0,1%) è l’unico listino che ieri ha chiuso in territorio positivo.

VIX in risalita del sei per cento a quota 14,25 punti.

Sul mercato obbligazionario i rendimenti restano inchiodati sulla scadenza decennale al 3,73%.

Tra le materie prime il petrolio non trova una precisa direzione terminando invariato a 69,5 dollari al barile.

Giornata di rimbalzo invece per la gran parte dei principali metalli preziosi con l’argento ed il palladio che guadagnano due punti percentuali, mentre il platino avanza di uno e l’oro resta invariato.

Tra le materie prime agricole si spegne il rialzo del frumento il quale parte ancora di slancio (+2%), ma arretra nel finale della stessa entità.

Sul mercato valutario, il dollaro scivola lievemente nei confronti della moneta unica terminando a 1,092, mentre la lira cede ancora terreno raggiungendo quota 26 rispetto al biglietto verde.

Nessuna ripercussione, invece, sul rublo russo che chiude la seduta invariato a 85 rispetto alla valuta americana.