Mercati asiatici – Senza una direzione precisa con Hong Kong in coda (-1,3%)

Seduta senza una direzione precisa per i principali listini asiatici dopo la chiusura incerta di Wall Street.

In Cina, Shanghai segna -0,1% e Shenzhen +0,4%, mentre Hong Kong cede l’1,3% scivolando in coda. In Giappone, Nikkei in parità e Topix -0,3%.

Oltreoceano, il Nasdaq è salito dello 0,3%, lo S&P500 ha viaggiato flat e il Dow Jones a -0,2%.

Gli investitori sono ancora intenti a metabolizzare le dichiarazioni dei banchieri centrali emerse dal Forum di Sintra.

Tra questi, il presidente della Bank of Japan, Kazuo Ueda, che non ritiene ancora necessario fare leva sui tassi d’interesse in quanto l’inflazione core non è aumentata oltre il 2% in Giappone, indicando tuttavia che si potrebbe iniziare a normalizzare la politica monetaria con una ripresa dell’inflazione il prossimo anno.

Tono invece ancora hawkish per i numero uno della Bce, Lagarde, e della Fed, Powell, che hanno ribadito la loro determinazione nel contrasto all’inflazione e la necessità di alzare ancora i tassi nei prossimi mesi, atteggiamento in linea con quello di Andrew Bailey, governatore della Bank of England.

Ad alimentare le incertezze contribuiscono i rumour secondo cui l’amministrazione Biden intenderebbe intensificare i controlli sulle esportazioni annunciati a ottobre per limitare le vendite di alcuni chip di intelligenza artificiale alla Cina, una notizia che arriva mentre è in corso la pianificazione del viaggio nel Paese asiatico del segretario al Tesoro americano Janet Yellen.

Infine, sul fronte macro, è emerso che a maggio le vendite al dettaglio in Giappone hanno evidenziato un aumento dell’1,3% su base mensile, superiore rispetto al dato di aprile (-1,1%, rivisto da -1,2%) e al consensus (+0,8%).

Su base annua, il retail ha segnato una crescita del 5,7%, superiore al +5,2% stimato dagli analisti. Il dato di aprile aveva riportato un aumento del 5,1% rivisto dal 5%.

Sul forex, l’euro/dollaro ridiscende in area 1,09 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen risale a 144,5. Tra le materie prime, petrolio in frazionale ribasso con il Brent (-0,4%) a 74 dollari e il Wti (-0,3%) a 69,3 dollari al barile.