Mercati – Listini europei chiudono contrastati, Piazza Affari +1,1%

I principali listini europei chiudono le contrattazioni contrastati, mentre Wall Street prosegue in territorio positivo, con gli investitori che restano intenti a monitorare le mosse dei banchieri centrali e i dati dell’agenda macroeconomica.

A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 27.928 punti (+1,1%), in rialzo come il Cac 40 di Parigi (+0,4%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,4%),mentre il Dax di Francoforte chiude flat (0,0%) e il Ftse 100 di Londra perde terreno (-0,4%).

Oltreoceano il Dow Jones guadagna lo 0,7%, lo S&P500 lo 0,3% e il Nasdaq lo 0,1%.

Nella giornata di ieri negli Stati Uniti sono emersi i risultati degli stress tests che la Federal Reserve effettua sulle banche nazionali ogni anno.

L’istituto di Washington ha assegnato un giudizio nel complesso positivo, stimando che le banche statunitensi arriverebbero a perdere sino a 541 miliardi di dollari in un ipotetico scenario economico apocalittico, ma hanno capitale più che sufficiente per poter assorbire le perdite.

Nel frattempo, sul fronte macro sono emersi una serie di dati sull’economia statunitense che si inseriscono in un contesto particolarmente incerto per gli investitori, con la Fed che da un lato mette sotto stress il sistema economico nazionale con severi rialzi dei tassi di interesse e dall’altro un’economia che non sembra ancora aver assorbito gli effetti di una politica monetaria particolarmente restrittiva.

La lettura finale sul PIL annualizzato ha evidenziato nel primo trimestre 2023 una crescita del 2,0% su base trimestrale, ampiamente al di sopra della seconda stima preliminare (+1,3%) e delle attese degli economisti (+1,4%).

Accelerazione anche per i consumi personali, che nei primi tre mesi del 2023 hanno registrato un aumento del 4,2%, al di sopra del consensus e della seconda lettura preliminare (entrambi a +3,8%).

Inoltre, nella settimana al 24 giugno, è emerso che le nuove richieste di disoccupazione sono risultate pari a 239mila, in diminuzione rispetto alla settimana precedente (265mila) e al di sotto delle stime degli analisti (265mila).

Sul fronte europeo, invece, in Germania, la lettura preliminare di giugno dell’indice dei prezzi al consumo ha segnato un +0,3% su base mensile, superiore al consensus (+0,2%) e al -0,1% del dato finale di maggio. Il dato su base annua evidenzia una crescita del 6,4%, oltre le attese degli analisti (+6,3%) e la lettura precedente (+6,1%).

Sul forex, intanto, l’euro/dollaro risale a quota 1,088, mentre il cambio tra il biglietto verde e lo yen si attesta a quota 144,7. Tra le materie prime, le quotazioni del petrolio sono poco mosse, con il Brent (-0,03%) a 74,2 dollari e il Wti (+0,03%) a 69,6 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale in area 168 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,1%.

Tornando a Piazza Affari, tonica la seduta di Stellantis (+3,6%), seguita da Banco Bpm (+2,8%), Tenaris e Unicredit (+2,7%), mentre le vendite colpiscono Nexi (-1,2%), Hera (-0,9%), ERG (-0,8%) e Telecom (-0,7%).