Partenza leggermente in rialzo a Wall Street, con l’attenzione rivolta alla Fed e all’agenda macroeconomica.
Nel dettaglio, dopo pochi minuti di scambi, il Dow Jones guadagna lo 0,3%, lo S&P 500 lo 0,2% e il Nasdaq lo 0,1%.
Proseguono le dichiarazioni hawkish da parte del presidente della Fed, Jerome Powell che, dopo aver ribadito ieri al Forum BCE di Sintra la necessità di rialzi dei tassi, ha indicato, oggi, a una conferenza a Madrid presso la Banca di Spagna, che due o più strette potrebbero arrivare da qui alla fine dell’anno.
Positivo l’esito dello stress test annuale della Federal Reserve, dal quale è emerso che le banche americane sistemicamente importanti sarebbero in grado di sopportare le pesanti perdite che risulterebbero da uno scenario ipotetico di grave recessione.
Sul fronte macro, la lettura finale sul PIL annualizzato ha evidenziato nel primo trimestre 2023 una crescita del 2,0% su base trimestrale, ampiamente al di sopra della seconda stima preliminare (+1,3%) e delle attese degli economisti (+1,4%).
Accelerazione anche per i consumi personali, che nel primo trimestre 2023 hanno registrato un aumento del 4,2%, al di sopra del consensus e della seconda lettura preliminare (entrambi a +3,8%).
Inoltre, nella settimana al 24 giugno, è emerso che le nuove richieste di disoccupazione sono risultate pari a 239mila, in diminuzione rispetto alla settimana precedente (265mila) e al di sotto delle stime degli analisti (265mila).
Sul Forex, l’euro/dollaro scende a 1,088, mentre il dollaro/yen è in lieve rialzo a 144,7. Tra le materie prime, poco mosse le quotazioni del greggio, con il Brent (+0,1%) a 74,3 dollari e il Wti (+0,2%) a 69,7 dollari.
Nel comparto obbligazionario, infine, i rendimenti sui Treasury a 2 e 10 anni salgono rispettivamente al 4,86% e 3,82%.
