Mercati – Chiusura in guadagno per gli eurolistini, Piazza Affari +1,1% ai massimi da settembre 2008

Le borse europee chiudono la settimana in rialzo, simili all’andamento di Wall Street, con l’attenzione degli investitori rivolta alla ricca agenda macroeconomica.

A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 28.231 punti (+1,1%), ai massimi da settembre 2008, in rialzo come il Dax di Francoforte (+1,3%), il Cac 40 di Parigi (+1,2%), l’Ibex 35 di Madrid (+1,0%) e il Ftse 100 di Londra (+0,8%).

Oltreoceano, il Nasdaq guadagna l’1,2%, con Apple (+1,4%) che torna oltre i 3mila miliardi di capitalizzazione, lo S&P 500 e il Dow Jones segnano rispettivamente +0,9% e +0,6%.

Fitta agenda macro oggi, con focus particolare sull’inflazione.

Negli Stati Uniti, il deflatore PCE, una delle misure più importanti per la Fed al fine di misurare le pressioni inflazionistiche, ha registrato un aumento del 3,8% su base annua a maggio, in linea con le attese, rallentando rispetto al +4,3% del mese precedente; anche il dato core ha visto un miglioramento, pur moderato, passando al +4,6% dal +4,7% di aprile, a fronte delle attese che davano il dato stabile.

Per quanto riguarda il reddito personale degli americani, a maggio è emersa una crescita dello 0,4% su base mensile, al di sopra delle attese e del dato di aprile (entrambi +0,3%). La spesa personale, invece, ha visto un aumento dello 0,1% rispetto al mese precedente, al di sotto delle attese (+0,2%) e del dato di aprile (+0,6%, rivisto da +0,8%).

Sempre sul fronte macro, nel Vecchio Continente, dai dati preliminari di giugno, è emerso a giugno un rallentamento dell’indice CPI dell’Eurozona al 5,5% su base annua dal 6,1% del mese precedente, risultando migliore delle attese (+5,6%). L’indice core, invece, ha evidenziato un incremento dal 5,3% al 5,4%, pur accelerando meno delle attese (consensus +5,5%).

In Francia, l’indice dei prezzi al consumo ha registrato a giugno (preliminare) un incremento del 4,5% su base annua, in rallentamento rispetto al mese precedente (+5,1%) e al di sotto delle attese (+4,6%).

Lato mercato del lavoro, a maggio il tasso di disoccupazione dell’Eurozona si è attestato al 6,5%, in linea con le attese e stabile rispetto al mese precedente.

In Italia, a maggio il tasso di disoccupazione scende al 7,6%, contro le attese (7,9%) che davano l’indicatore in peggioramento dal 7,8% di aprile. In Germania, invece, il dato sale al 5,7% dal 5,6% del mese precedente e del consensus.

Sul Forex l’euro/dollaro sale a 1,091, mentre il dollaro/yen scende a 144,6. Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+1,6%) a 75,7 dollari e il Wti (+1,4%) a 70,9 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale a 161 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,07%.

Tornando a Piazza Affari, bene Iveco (+3,7%), Erg (+3,7%), Prysmian (+3,4%) e Diasorin (+3,0%), mentre chiudono appena sotto la parità Leonardo (-0,3%) e A2a (-0,1%).