Mercati – Modesti guadagni in avvio per gli eurolistini con Milano +0,5%

Avvio in modesto rialzo per le Borse europee con l’attenzione concentrata sulla ricca agenda macroeconomica odierna, il mercato valutario e nel giorno in cui si conclude la riunione del Consiglio Europeo.

A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,5% a 28.069 punti, bene come l’Ibex 35 di Madrid (+0,4%), il Cac 40 di Parigi (+0,4%), il Dax di Francoforte (+0,3%) e il Ftse 100 di Londra  (+0,3%).

Focus sui segnali provenienti dal fronte macro.

La lettura preliminare dell’indice dei prezzi al consumo francese si è attestata a +0,2% su base mensile, in linea col consensus e dopo il -0,1% del dato finale di maggio. Anno su anno il dato registra un incremento del 4,5% rispetto al +4,6% stimato dagli analisti e al +5,1% della lettura precedente.

Nel Regno Unito, la lettura finale del pil del primo trimestre è in linea al consensus e al dato preliminare, con un aumento dello 0,1% t/t e dello 0,2% a/a.

Sul fronte asiatico, è emerso, tra gli altri, che a giugno l’indice dei prezzi al consumo nella regione di Tokyo è aumentato del 3,1% annuo, inferiore rispetto alla rilevazione di maggio (+3,2%) e alle attese degli analisti +3,4%. L’inflazione core ha riportato una variazione positiva del 3,2% su base annua, inferiore al +3,4% del consensus e al dato precedente (+3,1% rivisto da +3,2%).

L’indice Pmi manifatturiero cinese di giugno si è attestato a 49 punti dopo i 48,8 punti di maggio, e in linea col consensus, mentre il non manifatturiero, calcolato prevalentemente su costruzioni e servizi, è sceso a 53,2 punti dai 54,5 punti di maggio (consensus 53,5 punti).

In mattinata, in particolare, lo sguardo si sposterà sulla disoccupazione tedesca di giugno, dell’Italia e dell’Eurozona di maggio, con quest’ultima che diffonderà anche il CPI preliminare di giugno, mentre nel pomeriggio l’attenzione si focalizzerà su spese e reddito personali negli Stati Uniti.

Restano nel contempo sotto i riflettori le mosse delle banche centrali dopo che la People’s Bank of China che ha nuovamente fissato il tasso di riferimento valutario giornaliero a un livello superiore alle stime, mentre tra gli investitori crescono le aspettative di una politica monetaria della Federal Reserve più restrittiva nei prossimi mesi, con i mercati che prevedono ora una possibilità di quasi il 50% di un secondo rialzo dei tassi entro la fine dell’anno.

Infine, oggi, si conclude il meeting del Consiglio Europeo, dove vengono affrontati i problemi legati all’Ucraina oltre che i temi dell’economia, difesa, sicurezza e immigrazione.

Sul forex, intanto, l’euro/dollaro oscilla in area 1,086 e il dollaro/yen a 144,6. Tra le materie prime, petrolio poco mosso, con il Brent (+0,2%) a 74,7 dollari e il Wti (+0,1%) a 69,9 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 167 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,1%.

Tornando a Piazza Affari, bene in avvio Erg (+3,4%), dopo l’accordo per la cessione dell’impianto termoelettrico di Priolo Gargallo, Tenaris (+1,7%) e Saipem (+1,6%) mentre arretrano Moncler e Nexi, entrambe a -0,5%, Pirelli (-0,3%).