MERCATI USA – Spinti dai dati macro economici

Wall Street sprinta di nuovo in scia all’ultima positiva revisione del Pil del primo trimestre e dei disoccupati settimanali, entrambi migliori delle attese.

Il mercato domestico raggiunge nuovi traguardi da inizio anno sfruttando anche l’ennesimo massimo storico stabilito da Apple la quale sfiora in chiusura la soglia dei 190 dollari.

Nello specifico è il Russell 2000 (+1,2%) a tirare la volata, seguito dal Dow Jones (+0,8%), galvanizzato dalle performance dei titoli bancari presenti nell’indice, mentre più contenuto è stato il rialzo sia dello S&P500 (+0,4%) che del Nasdaq che ha chiuso praticamente invariato.

VIX senza variazioni di rilievo a quota 13,45 punti.

Sul mercato obbligazionario i rendimenti si impennano di tredici punti base sulla scadenza decennale fino al 3,84%.

Tra le materie prime il petrolio tenta un nuovo allungo (+0,5%), ma si ferma poco al di sotto dei 70 dollari al barile.

Metalli preziosi ancora sotto pressione con l’oro che cede mezzo punto percentuale, l’argento uno e mezzo ed il platino due e mezzo.

Sul mercato valutario, il dollaro risale oltre quota 1,09 nei confronti della moneta unica terminando a 1,088, mentre il rublo russo cede un altro punto percentuale a 87,5 rispetto alla divisa americana.