Mercati – Eurolistini proseguono contrastati, Piazza Affari la migliore con +0,9%

E’ contrastata la seduta delle borse europee, come l’apertura di Wall Street, con gli investitori che restano intenti a monitorare le banche centrali e i dati della ricca agenda macroeconomica di oggi.

A Milano, il Ftse Mib guadagna l’0,9% a 28.479 punti, positivo come l’Ibex35 di Madrid (+0,4%) e il Ftse 100 di Londra (+0,03%), mentre flettono il Dax di Francoforte (-0,3%) e il Cac 40 di Parigi (-0,06%).

Oltreoceano, il Nasdaq guadagna lo 0,2%, mentre calano il Dow Jones (-0,2%) e lo S&P500 (-0,1%).

Oggi Joachim Nagel, presidente della Bundesbank, nonché membro del Consiglio Direttivo della Banca Centrale Europea, a un evento tenutosi a Francoforte ha dichiarato che “a seconda dei futuri sviluppi dei dati” verrà deciso “se i tassi di interesse di riferimento debbano essere ulteriormente aumentati dopo la riunione di luglio”. Ad avviso di Nagel, c’è “ancora molta strada da fare”. L’affermazione del Presidente della Banca Centrale Tedesca, dai toni molto hawkish, si basa principalmente sulla solidità del mercato della lavoro e sull’aumento dei margini di profitto delle imprese a livello europeo.

Dal lato macro, negli Stati Uniti, a giugno, l’indice Pmi Manifatturiero, secondo una indagine condotta da S&P Global, si è attestato a 46,3 punti, in linea ai 46,3 punti della stima preliminare e del consensus, ma inferiore ai 48,4 del mese precedente. L’indice resta quindi sotto la soglia chiave di 50 punti, che fa da spartiacque tra espansione (sopra 50 punti) e contrazione (sotto 50 punti) dell’attività.

Tornando al Vecchio Continente, la lettura finale dell’indice Pmi manifatturiero dell’Eurozona stilato da HCOB per il mese di giugno ha evidenziato un valore di 43,4 punti, superiore al consensus e al dato preliminare (entrambi 43,6 punti). Il valore finale di maggio era di 44,8 punti.

Passando ai singoli paesi, in Italia, sempre nel mese di giugno, l’indice Pmi relativo al Settore Manifatturiero si è calato a 43,8 punti, al di sotto sia della stima degli analisti (45,3 punti) sia della rilevazione di maggio (45,9 punti).

Anche in Germania, nel mese appena trascorso, l’indice Pmi manifatturiero ha evidenziato una decrescita a 40,6 punti, inferiore al consensus e al dato preliminare (entrambi 41 punti). A maggio l’indice si era espresso in 43,2 punti.

Infine, guardando al Regno Unito, la lettura finale del mese di giugno dell’indice PMI manifatturiero ha evidenziato una crescita a 46,5 punti, di poco superiore alle attese degli analisti e alla rilevazione preliminare (entrambe 46,2 punti). A maggio il dato aveva segnato un valore di  47,1 punti.

Sul forex, intanto, l’euro/dollaro sale a quota 1,0915, come il del cambio tra il biglietto verde e lo yen, che si aumenta a quota 144,50. Tra le materie prime, le quotazioni del petrolio sono lievemente in rialzo, con il Brent (+0,3%) a 75,64 dollari e il Wti (+0,3%) a 70,87 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale in area 163 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,104%.

Tornando a Piazza Affari, bene Generali (+3,5%), Saipem (+3%) e Nexi (+2,5%), mentre arretrano Amplifon (-2,6%), Interpump (-1,7%), e Diasorin (-1%).