Mercati – Listini europei chiudono contrastati, Piazza Affari la migliore a +0,8%

Le borse europee archiviano la seduta contrastate, mentre Wall Street procede incerta, con lo sguardo degli investitori rivolto ai dati macroeconomici.

A Milano, il Ftse Mib chiude le contrattazioni in area 28.446 punti (+0,8%), in rialzo come l’Ibex 35 di Madrid (+0,6%), mentre perdono terreno il Dax di Francoforte (-0,4%), il Cac 40 di Parigi (-0,2%) e il Ftse 100 di Londra (-0,1%).

Oltreoceano, il Dow Jones guadagna lo 0,1% e lo S&P500 lo 0,04%, mentre il Nasdaq cede lo 0,1%.

Il sentiment degli operatori resta timidamente positivo nonostante l’indice dell’attività manifatturiera statunitense di giugno, diffuso dall’Institute for Supply Management (ISM), abbia raggiunto il livello più basso degli ultimi tre anni, segnando un valore di 46 punti, in calo rispetto ai 46,9 punti di maggio. Gli analisti stimavano un valore di 47,1 punti.

Nel corso della settimana arriveranno ulteriori indicatori economici fondamentali per le prossime scelte in materia di tassi di interesse da parte della Federal Reserve. Lo sguardo resta puntato sulle richieste disoccupazione americane in uscita giovedì e sulla variazione dei non-farm payrolls di venerdì.

Nel Vecchio Continente, durante un evento a Francoforte, Joachim Nagel, presidente della Bundesbank e membro del Consiglio Direttivo della Banca Centrale Europea, ha affermato che la decisione di ulteriori aumenti dei tassi di interesse dopo la riunione di luglio resterà data-dependent. L’affermazione del Presidente della Banca Centrale Tedesca, dai toni molto hawkish, si basa principalmente sulla solidità del mercato della lavoro e sull’aumento dei margini di profitto delle imprese a livello europeo.

Sul forex, intanto, l’euro/dollaro si attesta a quota 1,091, mentre il cambio tra il biglietto verde e lo yen risale in area 144,60.

Tra le materie prime, i prezzi del greggio sono in frazionale rialzo, con il Brent (+0,5%) a 75,8 dollari e il Wti (+0,5%) a 71 dollari al barile, dopo che l’agenzia di stampa statale dell’Arabia Saudita ha dichiarato che il paese prolungherà di un mese il taglio unilaterale della produzione di petrolio, mantenendo un limite all’offerta, nonostante all’orizzonte la domanda di greggio si prevede in contrazione soprattutto se la ripresa della Cina tarderà a materializzarsi. Anche la Russia, membro dell’OPEC+, ha annunciato nuove restrizioni all’export.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund ritorna a 170 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,14%.

Tornando a Piazza Affari, tonica la seduta di Generali (+3,4%) e Saipem (+3,1%), seguite da Nexi (+2,8%) e MPS (+1,9%). Le vendite colpiscono invece Amplifon (-3%), Interpump (-2,2%), Diasorin (-1,9%) e Campari (-1,2%).