Mercati – Listini europei positivi a metà seduta, Milano la migliore con il +1,1%

Prosegue positiva la seduta delle borse europee, mentre i principali futures di Wall Street scambiano misti, con l’attenzione concentrata sulla ricca agenda macroeconomica odierna.

A Milano, il Ftse Mib guadagna l’1,1% a 28.528 punti, bene come l’Ibex 35 di Madrid (+0,5%), il Ftse 100 di Londra (+0,3%), il Dax di Francoforte (+0,1%) e il Cac 40 di Parigi (+0,1%).

Il sentiment degli operatori è sostenuto da segnali incoraggianti sul fronte inflazione, i cui venti sembrano calmarsi momentaneamente e nonostante le banche centrali abbiano anticipato ulteriori rialzi dei tassi di interesse nel corso del 2023.

Il deflatore PCE, una delle principali misure utilizzate dalla Fed per valutare l’inflazione, ha evidenziato un aumento del 3,8% su base annua a maggio. Questo incremento, in linea con le previsioni, rappresenta un rallentamento rispetto al +4,3% registrato il mese precedente. Anche l’indicatore core ha mostrato un modesto miglioramento, passando dal +4,7% di aprile al +4,6% attuale, nonostante le aspettative di una stabilità dei dati.

L’attenzione resta alta anche sui prossimi segnali provenienti dal fronte macroeconomico. Nel corso della giornata è atteso l’indice PMI manifatturiero degli Stati Uniti stilato da Standard & Poor’s e l’indice ISM manifatturiero. Nel corso della settimana invece saranno decisivi i dati sulle richieste di disoccupazione americane in uscita giovedì e sulla variazione dei non-farm payrolls. Dati fondamentali per carpire lo stato della prima economia del globo e quali saranno le prossime mosse della Federal Reserve.

Nel frattempo, la lettura finale dell’indice Pmi manifatturiero dell’Eurozona per il mese di giugno ha evidenziato un valore di 43,4 punti, superiore al consensus e al dato preliminare (entrambi 43,6 punti). Il valore finale di maggio era di 44,8 punti.

In Germania invece, l’omologa rilevazione ha sottolineato un valore di 40,6 punti, inferiore al consensus e al dato preliminare (entrambi 41 punti). A maggio l’indice si era espresso in 43,2 punti. In Italia, il dato si è attestato a 43,8 punti, in calo rispetto alla stima degli analisti (45,3 punti) e alla rilevazione di maggio (45,9 punti).

Sul forex, intanto, l’euro/dollaro è stabile in area 1,089, mentre il dollaro/yen scende a 144,7. Tra le materie prime, il greggio cancella le perdita e vira al rialzo, con il Brent (+1,2%) a 76,3 dollari e il Wti (+1,2%) a 71,5 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale 168 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,06%.

Tornando a Piazza Affari, prosegue tonica la seduta di Generali (+4,4%), in relazione alla quale l’Ivass, l’istituto che vigila sulle assicurazioni, ha autorizzato la Delfin della famiglia Del Vecchio a salire al di sopra del 10%. Seguono Mediobanca (+2,6%) e Nexi (+2,1%), mentre arretrano in particolare Amplifon (-3,5%) e Interpump (-1,6%).