Mercati Usa – Prosegue la fase di euforia

Wall Street chiude il semestre in bellezza con una seduta in gran spolvero che proietta gli indici sui nuovi massimi dell’anno, ignorando sia i conflitti etnici che i rallentamenti economici in gran parte dell’universo.

Il tono di fondo del mercato azionario domestico rimane molto positivo per quanto il rialzo sia sempre concentrato su pochi temi ed in particolare su alcuni titoli tecnologici a larga capitalizzazione in grado da soli di prima innescare e poi trascinare il rally dei listini americani.

Il bilancio dell’ultima seduta ha visto il Nasdaq in crescita del +1,4%, seguito dallo S&P500 con il +1,2%. Inferiore al punto percentuale, invece, la crescita sia del Dow Jones (+0,8%) che del Russell 2000 (+0,4%).

Il listino tecnologico è salito del 41% nel primo semestre, la migliore performance in 40 anni.

Nella scorsa settimana lo S&P500 ha guadagnato il 2,3%. Il Nasdaq il 2,2% ed il Dow Jones il due. Nel trimestre rispettivamente l’8,3%, il 12,8% ed il 3,4%.

In evidenza ancora Apple (+1,8%), la quale mette a segno un altro massimo storico e rompe di nuovo la soglia dei 3 trilioni di capitalizzazione per la prima volta dal gennaio 2022.

VIX in rialzo di un punto percentuale a quota 13,6 punti.

Sul mercato obbligazionario i rendimenti sulla scadenza decennale consolidano il guadagno della seduta precedente e restano fermi al 3,84%.

Tra le materie prime il petrolio avanza dell’uno per cento superando i 70 dollari al barile, mentre il rame balza di quasi due punti percentuali.

Metalli preziosi in lieve risalita con l’oro che guadagna mezzo punto percentuale e l’argento quasi il doppio.

Sul mercato valutario, il dollaro perde lievemente terreno nei confronti della moneta scivolando a 1,091.