Mercati – Eurolistini proseguono deboli, Piazza Affari perde lo 0,1%

Si mantiene debole la seduta delle borse europee, mentre Wall Street è chiusa per la festività del Giorno dell’Indipendenza e con gli investitori che restano intenti a monitorare le mosse delle banche centrali e l’agenda macroeconomica.

A Milano, il Ftse Mib perde lo 0,1% a 28.415 punti, negativo come l’Ibex35 di Madrid (-0,5%), il Dax di Francoforte (-0,3%), il Cac 40 di Parigi (-0,1%) e il Ftse 100 di Londra (-0,1%).

Ieri, gli indici sul Pmi manifatturiero hanno segnalato una forte frenata dell’economia in Europa. Tra i diversi Paesi, vanno male la Germania, seguita dall’Italia, dall’Austria, dall’Olanda e dall’Irlanda.

In particolare, nel mese di giugno, l’indice manifatturiero relativo all’Eurozona è sceso a 43,4 punti, in calo rispetto al dato preliminare di 43,6 punti e a quello del mese precedente, pari a 44,8 punti. Tale livello è il più basso da 37 mesi, cioè dallo scoppio della pandemia di Covid-19, ed è sempre più distante dalla soglia dei 50 punti, che separa la recessione dalla ripresa economica.

Anche i Pmi manifatturieri degli Stati Uniti si sono contratti, scendendo dai 48,4 punti di maggio ai 46,3 punti di giugno. A questo dato, si è aggiunto quello dell’indice Ism manifatturiero, che è calato dai 46,9 punti del mese scorso ai 46 punti attuali, al di sotto delle attese degli economisti (47,2).

Gli investitori sperano quindi che i recenti deboli dati macroeconomici spingano le banche centrali ad allentare le loro politiche monetarie, così da evitare lo spettro della recessione.

In tale contesto, l’attenzione dei money manager è già focalizzata su domani, quando verranno diffusi i verbali dell’ultima riunione del Federal Reseve, ma anche su venerdì, quando la Presidente della BCE, Christine Lagarde, terrà un discorso in Francia.

Dal lato geopolitico, ieri il ministero del Commercio cinese ha annunciato che a partire dal 1° agosto limiterà le esportazioni di gallio, di germanio e di altre 26 materie prime per tutelare la sicurezza nazionale.

I metalli soggetti alle future restrizioni (non ancora specificate) sono utilizzati in diversi campi e sono essenziali per la produzione di chip, semiconduttori, sistemi missilistici e pannelli solari.

L’annuncio di Pechino, secondo gli analisti, arriva in risposta all’intensificarsi degli sforzi da parte degli Stati Uniti, sempre condotti via commerciale, per frenare i progressi tecnologici della Repubblica Popolare.

Sul forex, intanto, l’euro/dollaro scende in area 1,09 e il cambio tra il biglietto verde e lo yen a 144,32. Tra le materie prime, le quotazioni del petrolio sono in rialzo, con il Brent (+1,3%) a 75,66 dollari e il Wti (+1,4%) a 70,78 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale in area 167 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,19%.

Tornando a Piazza Affari, bene Saipem (+3%), Nexi (+2,7%) ed Enel (+1,8%), mentre arretrano MPS (-2%), Bper (-1,9%) e Bpm (-1,3%).