Mercati – Listini europei poco mossi, Milano +0,1%

Prosegue poco mossa la seduta delle borse europee, prive del faro di Wall Street che sarà chiusa per il Giorno dell’Indipendenza, e con l’attenzione che resta sulle banche centrali e le relazioni internazionali.

A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,1% a 28.485 punti, poco mosso come il Ftse 100 di Londra (+0,1%), scambiano poco sotto la parità il Dax di Francoforte (-0,1%) e il Cac 40 di Parigi (-0,03%), mentre cede terreno l’Ibex 35 di Madrid (-0,3%).

La Reserve Bank of Australia ha deciso di mantenere stabili i tassi d’interesse al 4,1%, contrariamente alle aspettative degli analisti che pronosticavano un aumento di 25 punti base. Questa decisione è stata presa dopo un incremento del 4% avvenuto da maggio dello scorso anno. La banca centrale ha spiegato che è necessario dedicare più tempo alla valutazione dell’effetto delle precedenti misure di rialzo, tuttavia, non esclude la possibilità di apportare modifiche in futuro, considerando l’inflazione ancora troppo elevata che si prevede rimanga a questi livelli per un certo periodo.

Il sentiment degli operatori resta incerto dopo i segnali di raffreddamento dell’economia statunitense e il perdurare dell’approccio “hawkish” da parte delle banche centrali. La variazione dei non-farm payrolls di venerdì sarà attentamente monitorata alla ricerca di indizi sulla futura traiettoria della politica monetaria.

Attenzione anche alla “earnings season”, che prenderà il via la prossima settimana, con gli operatori alla ricerca di segnali economici provenienti dallo stato di salute delle big companies statunitensi.

Sul forex, intanto, l’euro/dollaro resta stabile in area a quota 1,09 mentre il dollaro/yen ridiscende in area 144,3. Tra le materie prime, petrolio in rialzo, con il Brent (+1,2%) a 75,6 dollari e il Wti (+1,3%) a 70,6 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund risale a 174 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,2%.

Tornando a Piazza Affari, prosegue tonica la seduta di Saipem (+3,5%) e Nexi (+3,1%), seguite da Enel (+1,8%) e Telecom (+1,3%), mentre le vendite colpiscono soprattutto Bper (-1,5%), Banco BPM (-1,1%), Unicredit e MPS (-1%).