L’Amministratore Delegato di Energy, Davide Tinazzi, ha preso visione dei dati di fatturato preliminare nel primo semestre 2023 (39,0 milioni rispetto ai 53,3 milioni al 30 giugno 2022) e dell’ EBITDA margin (intorno al 20%).
Sono state confermate, pur a fronte di un rallentamento nel 2023, le previsioni di crescita del fatturato di medio termine 2023-2024, pari ad un CAGR del 30%, e una marginalità al 20%, in linea con quanto dichiarato in sede di IPO.
Il portafoglio ordini al 30 giugno 2023 è in fase di aggiornamento e sarà comunicato, unitamente ai ricavi preliminari, il prossimo 19 luglio.
Nel semestre appena concluso, le dinamiche di mercato hanno mostrato alcuni punti salienti da evidenziare. In primo luogo, nel settore residenziale in Europa, con un impatto particolarmente rilevante in Italia, si è verificato un rallentamento dovuto al blocco delle cessioni dei crediti, che ha limitato la capacità di spesa dei clienti finali e degli installatori.
Inoltre, l’alta inflazione, l’aumento dei tassi di interesse e le difficoltà nell’ottenere credito hanno influenzato gli investimenti delle famiglie e delle imprese e infine il calo dei prezzi delle fonti energetiche tradizionali ha ridotto l’urgenza di passare a fonti rinnovabili.
Pertanto, Energy ha subito un forte rallentamento dalla seconda parte di febbraio fino a fine aprile, per poi riprendere gradualmente il percorso di crescita nell’ultima parte del semestre.
In linea con la strategia aziendale, e parallelamente alla gestione ordinaria del business, il management dell’azienda si è impegnato incessantemente nell’individuare soluzioni di filiera a livello europeo, ha accelerato l’introduzione di nuove linee di prodotto per il segmento di mercato industriale e commerciale, e ha predisposto l’organizzazione a rispondere in modo tempestivo all’opportunità delle comunità energetiche.
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