Mercati – Listini europei deboli a metà seduta, Piazza Affari -0,4%

Prosegue in territorio negativo la seduta delle borse europee, in scia ai principali futures di Wall Street, con l’attenzione che resta sulle banche centrali, l’agenda macroeconomica e le relazioni internazionali.

A Milano, il Ftse Mib flette dello 0,4% a 28.279 punti, debole come l’Ibex 35 di Madrid (-0,6%), il Ftse 100 di Londra (-0,6%), il Dax di Francoforte (-0,6%) e il Cac 40 di Parigi (-0,7%)

L’attenzione degli investitori è rivolta ai verbali della riunione del FOMC di giugno, in uscita oggi, mentre aumenta l’attesa per i dati provenienti dal Job Report statunitense di venerdì, che potrebbero dare ulteriori indicazioni sullo stato di salute dell”economia degli Stati Uniti e sulla futura direzione dei tassi.

Nel frattempo, il sentiment dei mercati è appesantito dai deboli segnali della ripresa dell’economia cinese dopo che il Purchasing Managers Index (PMI) ha indicato che a giugno l’attività del settore dei servizi cinese si è espansa più lentamente del previsto, segnalando che l’economia sta facendo fatica a riprendersi dopo tre anni di severe restrizioni per il Covid-19.

Nel dettaglio il dato si è attestato in calo a 53,9 punti rispetto ai 57,1 punti di maggio, a fronte di aspettative di un calo a 56,2 punti.

Il mese scorso la People’s Bank of China ha tagliato i tassi di prestito benchmark per la prima volta in quasi un anno, con i policymakers hanno fornito un cauto sostegno monetario nel tentativo di stimolare una crescita più robusta.

Nel Vecchio Continente, invece, la lettura finale dell’indice PMI servizi dell’Eurozona di giugno si è attestata a 52 punti, inferiore al consensus e alla rilevazione preliminare (52,4 punti entrambi). L’indice composito si è fissato a 49,9 punti, anch’esso al di sotto delle stime degli analisti e del dato preliminare, entrambi a 50,3 punti.

In Germania, invece l’omologo dato sui servizi ha riportato un valore di 54,1 punti, in linea con le attese e il preliminare, mentre l’indice composito si è attestato lievemente al di sotto delle attese e del preliminare (entrambi a 50,8 punti) a 50,6 punti.

In Francia, invece, la produzione industriale di maggio è aumentata dell’1,2% su base mensile (consensus -0,2%) dopo il +0,8% di aprile. Su base annua, il dato segna un +2,6%, a fronte del +0,6% delle stime degli analisti e dopo il +1,7% del mese precedente (rivisto da +1,3%).

Sullo sfondo restano le tensioni geopolitiche tra Cina e Stati Uniti. A partire dal 1° agosto, il governo cinese imporrà restrizioni sulle esportazioni di gallio e germanio, due metalli cruciali per i settori dei semiconduttori, delle telecomunicazioni e dei veicoli elettrici.

Nel frattempo, secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, l’amministrazione Biden sta considerando l’idea di limitare l’accesso della Cina ai servizi di cloud computing forniti da aziende come Microsoft e Amazon.

Questi sviluppi avvengono poco prima dell’importante incontro che si terrà a Pechino, dal 6 al 9 luglio, tra il segretario al Tesoro Janet Yellen e alti funzionari del governo cinese, con l’obiettivo di riparare il delicato rapporto tra le due superpotenze.

Sul forex, intanto, l’euro/dollaro scende a quota 1,089 e il dollaro/yen a 144,3. Tra le materie prime, petrolio contrastato, con il Brent (-0,5%) a 75,9 dollari e il Wti (+1,8%) a 71,1 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund resta stabile a 174 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,16%.

Tornando a Piazza Affari, prosegue in denaro la seduta di Saipem (+1,9%), seguita da Diasorin e Inwit (+0,8%), mentre perdono terreno soprattutto Assicurazioni Generali e Pirelli (-1,3%), seguite da Fineco (-1,2%).