Mercati – Avvio in calo per l’Europa, a Milano (-0,9%) tiene meglio Hera (+0,6%)

Avvio in calo per le borse europee con l’attenzione che resta concentrata sulle banche centrali, l’agenda macroeconomica e le relazioni internazionali.

A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,9% a 27.959 punti, negativo come l’Ibex 35 di Madrid (-1,2%), il Cac 40 di Parigi (-1,2%), il Ftse 100 di Londra (-0,9%) e il Dax di Francoforte (-0,8%).

Dai verbali relativi alla riunione della Federal Reserve del 13-14 giugno è emerso che “quasi tutti” i policy maker dell’istituto erano favorevoli a lasciare invariati i tassi d’interesse, con alcuni invece propensi a un rialzo da 25 punti base. “Quasi tutti” erano anche sostegno di altri aumenti del costo del denaro nel corso dell’anno.

Le minute della Fed riportano inoltre che l’inflazione ‘core’, al netto di energia e alimentari, non è calata sufficientemente da inizio anno, e che i funzionari ritengono ancora possibile una recessione “lieve” nel corso del 2023, seguita da una ripresa “moderata”. In tema banche, “le condizioni sono migliorate rispetto all’inizio di marzo”, aggiungono i verbali dell’istituto americano, quando si era verificata la crisi nel segmento delle banche regionali.

Cresce intanto l’attesa per il Job report statunitense, in uscita domani pomeriggio, che potrebbe fornire nuovi segnali utili a prevedere la futura traiettoria di politica monetaria della Fed.

Oggi invece l’agenda macroeconomica, vedrà le vendite al dettaglio dell’Eurozona di maggio e, oltreoceano, la stima ADP di giugno, la bilancia commerciale di maggio, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione, e le letture finali di PMI servizi e composito di giugno.

Nel frattempo, sono emersi per maggio ordini di fabbrica della Germania in deciso aumento su base mensile del 6,4%, contro il +1% stimato dagli analisti e dopo il +0,2% di aprile (rivisto da -0,4%). Su base annua e corretti per l’effetto calendario, gli ordini evidenziano una contrazione del 4,3% (consensus -9,7%) dopo il -9,3% del mese precedente (rivisto da -9,9%).

Infine, resta l’attenzione sulle relazioni internazionali, con l’incontro a Pechino, da oggi al 9 luglio, tra il segretario al Tesoro Janet Yellen e alti funzionari del governo cinese, con l’obiettivo di riparare il delicato rapporto tra le due superpotenze.

Sul forex, intanto, l’euro/dollaro risale a quota 1,087 mentre il dollaro/yen scivola a 143,8. Tra le materie prime, petrolio poco mosso, con il Brent (-0,3%) a 76,5 dollari e il Wti stabile 71,8 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 169 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,21%.

Tornando a Piazza Affari, in avvio, resistono solo Hera (+0,6%) e Tenaris (+0,1%) mentre le vendite colpiscono in particolare Stm (-1,7%), Prysmian (-1,6%) e Pirelli (-1,5%).