Mercati Usa – Ripartono con lieve segno negativo

Giornata post festiva noiosa ieri a Wall Street con gli indici che restano negativi per tutta la seduta, per quanto in una range molto ristretto, in attesa di riprendere presumibilmente la via del rialzo visto che non si intravedono ancora le ragioni per uno storno anche funzionale al sostenimento del potente rally da inizio anno.

S&P500 e Nasdaq lasciano sul terreno due decimi di punto percentuali, mentre il Dow Jones esattamente il doppio. Più marcato, invece, l’affondo del Russell 2000 che cede l’1,3% e chiude sui minimi intraday.

Tra i titoli a larga capitalizzazione pochi movimenti di rilievo ad eccezione del rialzo di Meta(+3%) che ha lanciato nella notte italiana Threads, l’alternativa di Zuckerberg a Twitter.

VIX in rialzo del quattro per cento a quota a quota 14,2 punti.

Sul mercato obbligazionario i rendimenti guadagnano ben otto punti base sulla scadenza decennale (Tbond) avanzando fino al 3,93%, in scia alla pubblicazione del report dell’ultima seduta della Federal Reserve ancora piuttosto restrittivo in tema di politica monetaria.

Tra le materie prime il petrolio allunga con decisione (+3%) in scia alla conferma del taglio della produzione di greggio da parte dell’Arabia Saudita e della Russia, rispettivamente per uno e mezzo milione di barili dal primo di agosto. L’oro nero sale fino a 72 dollari al barile, livello già toccato nella prima seduta settimanale.

I metalli preziosi tentano l’ennesimo allungo sfumato, come spesso accade, nel finale di seduta. In evidenza solo l’argento (+1%).

Sul mercato valutario il dollaro guadagna mezza figura nei confronti della moneta unica a quota 1,084. Prosegue invece la fase di debolezza del rublo (-2%) che scivola a quota 92 rispetto al biglietto verde, minimo dal marzo 2022.