Mercati – Chiusura d’ottava contrastata per le borse europee, Piazza Affari +1%

Listini europei chiudono contrastati, in scia all’andamento delle principali borse statunitensi, con gli investitori che restano intenti a monitorare le mosse delle banche centrali e l’agenda macroeconomica.

A Milano il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni a quota 27.778 punti (+1%), in rialzo come il Dax di Francoforte (+0,5%) e il Cac 40 di Parigi (+0,4%), mentre scambiano sotto la parità l’Ibex 35 di Madrid (-0,4%) e il Ftse 100 di Londra (-0,3%).

Oltreoceano, il Nasdaq guadagna lo 0,5%, lo S&P 500 lo 0,2% mentre il Dow Jones cede lo 0,1%.

Nel corso del primo pomeriggio di oggi, il Dipartimento del Lavoro degli Stati Uniti ha pubblicato il rapporto sull’occupazione attentamente monitorato dagli operatori, che ha mostrato la creazione di 209mila posti di lavoro nel settore non agricolo nel corso del mese di giugno, dato inferiore ai 230mila previsti dal consensus.

Tuttavia, il tasso di disoccupazione ha subito una leggera flessione al 3,6% dal 3,7% di maggio, un segnale in controtendenza rispetto a quello proveniente dalla variazione dei nonfarm payrolls.

La maggior parte degli operatori si aspetta ancora che la banca centrale americana aumenterà il proprio tasso di riferimento nel meeting di luglio, dopo che i verbali della precedente riunione hanno mostrato che la maggioranza dei policymakers riteneva che l’inflazione era ancora inaccettabilmente alta, nonostante alla fine si sia deciso per una temporanea sospensione al rialzo dei tassi.

In Eurozona, durante un evento al King’s College di Londra, Luis de Guindos, Vice Presidente della Banca Centrale Europea, ha affermato che nonostante la BCE abbia risposto all’aumento dell’inflazione con un rapido rialzo dei tassi di interesse di 400 punti base nell’arco di un anno, il più veloce nella storia dell’istituzione, c’è ancora lavoro da fare, aggiungendo che l’inflazione nei servizi e in particolare il costo del lavoro siano da monitorate attentamente, perché rappresentano la spinta più importante alla crescita dei prezzi.

Il Vice Presidente dell’Eurotower ha infine rammentato che la politica monetaria e fiscale devono procedere seguendo un sentiero comune e che i governi devono gradualmente ridurre gli aiuti di stato per i costi energetici al fine di evitare ulteriori pressioni inflazionistiche nel medio termine.

Sul fronte geopolitico, momenti di distensione tra il segretario al Tesoro statunitense, Janet Yellen, e il Primo Ministro cinese, Li Qiang, durante il loro incontro di stamattina presso la Grande sala del popolo a Pechino. In particolare, Qiang ha descritto la visita dell’ex Presidente della Fed come “un arcobaleno”, mentre Yellen ha sottolineato che la collaborazione tra le due superpotenze in un’economia di mercato, anche se competitiva, può apportare solo vantaggi.

Sul forex, intanto, l’euro/dollaro sale a quota 1,096, al contrario del cambio tra il biglietto verde e lo yen, che scende a quota 142,3. Tra le materie prime, le quotazioni del petrolio sono in rialzo, con il Brent (+1,6%) a 77,7 dollari e il Wti (+1,7%) a 73 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta in area 172 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,35%.

Ritornando a Piazza Affari, tonica la seduta di Saipem (+4,7%), seguita da Iveco (+3,8%), Fineco (+3%) e Bper (+2,7%), mentre le vendite colpiscono soprattutto Amplifon (-1,7%), Terna (-0,9%), Inwit (-0,8%) e Snam (-0,7%).