Mercati – Eurolistini procedono sparsi, Piazza Affari la migliore con +0.7%

Prosegue contrastata la seduta delle borse europee, e gli indici di Wall Street scambiano poco mossi, con gli investitori che restano intenti a monitorare le mosse delle banche centrali e l’agenda macroeconomica.

A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,7% a 27.700 punti, positivo come il Cac 40 di Parigi (+0,5%) e il Dax di Francoforte (+0,5%), mentre flettono l’Ibex35 di Madrid (-0,5%) e il Ftse 100 di Londra (-0,3%).

Oltreoceano, Nasdaq guadagna lo 0,5%, come lo S&P500 (+0,06%), mentre il Dow Jones lo 0,07%.

Oggi, Luis de Guindos, Vice Presidente della Banca Centrale Europea, ha dichiarato, a un evento al King’s College London, che, nonostante la BCE abbia risposto all’inflazione aumentando i tassi di 400 punti base in un anno, il rialzo più rapido mai effettuato nella sua storia, abbia ancora del lavoro da compiere.

Luis de Guindos ha spiegato come l’inflazione nei servizi e in particolare il costo del lavoro siano da monitorate attentamente, perché rappresentano la spinta più importante all’inflazione.

Il Vice Presidente dell’Eurotower ha infine ricordato che la politica monetaria e quella fiscale devono andare di pari passo, che i governi devono ritirare gli aiuti di stato a sostenimento dei costi energetici, così da evitare un’ulteriore pressione inflattiva nel medio termine.

Dal lato macro, a giugno, negli Stati Uniti, sono stati creati 209mila posti di lavoro nel settore non agricolo (Non Farm Payrolls), mentre il tasso di disoccupazione, calcolato su diversa base statistica, è calato al 3,6%.

Il dato sugli impieghi ha messo in evidenza un valore inferiore all’aumento di 230mila unità previsto dagli analisti, che si attendevano un netto rallentamento rispetto ai 306mila nuovi posti di lavoro creati a maggio (dato rivisto da 339mila unità). Nel dettaglio, le 209mila unità aggiuntive su base mensile rappresentano l’aumento minore da gennaio 2022, ma per gli economisti, e soprattutto per la Fed, un segnale non troppo convincente della debolezza del mercato del lavoro a stelle e strisce.

Il tasso di disoccupazione si attesta leggermente al di sotto del dato del mese precedente (3,7%) e in linea al consensus.

Tornando al Vecchio Continente, la Germania ha rilevato a maggio un calo della produzione industriale dello 0,2%, in peggioramento rispetto al +0,3% di aprile e al di sotto del consensus (0,0%). Su base annua, il dato ha registrato un aumento dello 0,7%, in rallentamento rispetto al mese precedente (+1,7%, rivisto da +1,6%), ma al di sopra delle attese (+0,5%).

Passando all’Italia, a maggio, le vendite al dettaglio sono aumentate dello 0,7% su base mensile, a fronte del +0,2% di aprile e di un -0,2% atteso dagli analisti. Anno su anno, l’indice ha segnato un progresso del 3,0% dopo il +3,2% del mese precedente.

Sul fronte geopolitico, ci sono state parole distensive tra il segretario al Tesoro degli Stati Uniti Janet Yellen e il Premier cinese Li Qiang durante il loro incontro di stamattina presso la Grande sala del popolo a Pechino. Nel particolare, Qiang ha definito la visita dell’ex Presidente della Fed come “un arcobaleno”, mentre quest’ultima ha chiarito come la cooperazione in una economia di mercato, seppur competitiva, possa portare unicamente benefici alle due superpotenze.

Sul forex, intanto, l’euro/dollaro sale a quota 1,0917, al contrario del cambio tra il biglietto verde e lo yen, che scende a quota 142,41. Tra le materie prime, le quotazioni del petrolio sono in rialzo, con il Brent (+1%) a 77,33 dollari e il Wti (+1,1%) a 75,59 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende in area 167 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,357%.

Ritornando a Piazza Affari, bene Iveco (+3,2%), Tenaris (+2,2%) e Fineco (+2,2%), mentre arretrano Amplifon (-3%), Terna (-1,5%) e Snam (-1,3%).