Mercati – Listini europei in territorio positivo a metà seduta, Milano +0,3%

Le borse europee cancellano le perdite in apertura e virano in positivo, mentre i principali futures di Wall Street scambiano sotto la parità, in un contesto che tiene conto del rischio deflazione in Cina e di una recessione negli Stati Uniti.

A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,3% a 27.868 punti, in territorio positivo come come il Cac 40 di Parigi (+0,4%), il Dax di Francoforte (+0,3%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,2%) e il Ftse 100 di Londra (+0,2%).

Il dato sull’inflazione cinese ha destato preoccupazione sui mercati dopo che l’Istituto nazionale di statistica ha riportato che nel mese di giugno l’indice dei prezzi al consumo hanno segnato una crescita nulla su base annua, al di sotto della stima degli analisti e del dato di maggio, entrambi a +0,2%.

Ora gli analisti si attendono che tale rilevazione possa spingere la banca centrale cinese a ridurre nuovamente il tasso d’interesse principale sui prestiti. Scelta alla quale potrebbe far seguito anche un’integrazione da parte di politiche fiscali espansive, il tutto con l’obiettivo di stimolare la crescita.

Gli Stati Uniti e l’Europa, al contrario, sono alle prese con un’inflazione ostinatamente elevata. I tassi di interesse dovrebbero aumentare in entrambe le regioni nel corso dell’estate.

Restando sul fronte inflazione, si attendono in settimana i dati sull’indice dei prezzi al consumo (CPI) statunitense che dovrebbe mostrarsi in rallentamento, allentando la pressione della Federal Reserve sui tassi di interesse.

I dati sull’occupazione statunitense della scorsa settimana hanno smorzato le aspettative secondo cui la Federal Reserve lascerà il costo del denaro invariato questo mese. Tuttavia le prospettive rimangono non del tutto chiare dopo che il job report ha evidenziato non farm payrolls inferiori alle stime ma segnalato come l’inflazione salariale rimanga una minaccia per la lotta della Fed contro gli aumenti dei prezzi.

Sul fronte macro, occhi puntati oggi pomeriggio sul dato finale delle scorte all’ingrosso Usa di maggio.

Sul versante politico, in Eurozona, il primo ministro olandese Mark Rutte ha annunciato che lascerà la politica dopo che il suo governo di coalizione è crollato a causa delle lotte intestine sulla politica migratoria. Rivolgendosi lunedì ai parlamentari olandesi all’Aia, Rutte ha dichiarato che si dimetterà dalla carica di leader del suo partito dopo 13 anni al potere.

Il premier più longevo del paese avrebbe dovuto affrontare un voto di sfiducia in parlamento nel corso della giornata di oggi, ma l’opposizione ha ritirato la mozione dopo le sue recenti dichiarazioni.

Sul forex, intanto, l’euro/dollaro risale in area 1,097, mentre il dollaro/yen scende a quota 142,4. Tra le materie prime, petrolio in calo, con il Brent (-0,7%) a 77,9 dollari e il Wti (-0,8%) a 73,3 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund resta stabile in area 172 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,38%.

Tornando a Piazza Affari, bene i bancari con Bper (+2,9%), Fineco (+2,6%) e Banco Bpm (+1,7%), mentre flettono Ferrari (-1%), Saipem (-0,9%) e Nexi (-0,8%).