La scorsa settimana il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale ha riportato un -1,0% rispetto al -2,5% del corrispondente indice europeo e al -1,6% del Ftse Mib.
I listini europei hanno chiuso contrastati la sessione di venerdì, in scia all’andamento delle principali borse statunitensi, con gli investitori sempre intenti a monitorare le mosse delle banche centrali e l’agenda macroeconomica. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si è attestato in area 172 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,35%.
L’EIA (Energy Information Administration) ha diffuso i dati settimanali delle scorte di petrolio negli Stati Uniti. Nel dettaglio, lo stock di greggio è diminuito di circa 1,51 milioni di barili, rispetto ai -2,16 milioni attesi dagli analisti e ai -4,4 milioni del dato Api.
Saras ha comunicato i dati settimanali sul margine di raffinazione medio dell’area Mediterranea (EMC Reference margin). Il margine di raffinazione medio al 30 giugno 2023 si è attestato a 8,1 dollari/barile.
Tra le Large Cap Saipem ha terminato le contrattazioni a +14,5%, Tenaris a -0,6% e Eni a -1,0%.
Nel periodo dal 26 al 30 giugno 2023, Eni ha acquistato 5.846.329 azioni proprie, al prezzo medio ponderato di 12,9016 euro per azione, per un controvalore complessivo di 75.427.243,63 euro.
Tenaris ha perfezionato l’acquisizione di 68,7 milioni di azioni ordinarie di Usinas Siderúrgicas de Minas Gerais (“Usiminas”) da Nippon Steel Corporation, Mitshubishi e MetalOne, proporzionalmente alle loro attuali partecipazioni nel gruppo T/T, a un prezzo di 10 real brasiliani per azione ordinaria.
Tra le Mid Cap Saras ha segnato un +9,7% e Maire Tecnimont un -1,6%.
Infine, tra le Small, D’Amico ha registrato un +5,1% e Gas Plus un -2,5%.