Mercati – Borse europee positive a metà seduta, Milano +0,9%

Prosegue in denaro la seduta delle borse europee, in scia all’andamento dei principali futures di Wall Street, in un contesto di crescente attesa per i dati sull’inflazione statunitense.

A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,9% a 28.304 punti, bene come il Ftse 100 di Londra (+1%), il Cac 40 di Parigi (+0,8%), il Dax di Francoforte (+0,8%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,5%).

Cresce l’attesa per la pubblicazione dell’indice dei prezzi al consumo (CPI) statunitense che dovrebbe mostrare, nel complesso, un rallentamento dell’inflazione su base tendenziale dal 4% al 3,1% stimato dagli analisti. Il dato core che esclude le componenti più volatili come cibo ed energia, dovrebbe rallentare dal 5,3% al 5%.

Tali aspettative alimentano le speranze che la Federal Reserve possa interrompere presto il proprio ciclo di strette monetarie. In serata, occhi invece sulla diffusione del Beige Book dell’istituto americano.

Restando in tema banche centrali, la Reserve Bank della Nuova Zelanda ha deciso di mantenere i tassi di interesse invariati per la prima volta in quasi due anni.

Sul fronte macroeconomico, nel corso della giornata di giovedì sono attesi i dati sull’inflazione francese e sulla produzione industriale dell’Eurozona, che potrebbero fornire delle indicazioni sullo stato di salute dell’economia europea.

Sul fronte internazionale, prosegue il meeting della NATO a Vilnius, in Lituania, in cui il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e altri membri del G7 sono pronti ad annunciare impegni di sicurezza a lungo termine nei confronti dell’Ucraina.

Sul forex, intanto, l’euro/dollaro risale a quota 1,103 mentre il dollaro/yen ridiscende sotto soglia 140 a 139,6. Tra le materie prime, petrolio in frazionale rialzo con il Brent (+0,2%)  a 79,6 dollari e il Wti (+0,2%) a 75 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund risale a 176 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,37%.

Tornando a Piazza Affari, prosegue tonica la seduta di STM (+4,4%), Prysmian (+2,2%), Iveco (+1,9%) e MPS (+1,8%), mentre le vendite colpiscono soprattutto Campari (1,4%), e Nexi (-1,1%), Ferrari (-0,8%) e Fineco (-0,6%).