I futures sull’azionario americano guadagnano lo 0,2-0,7%, preannunciando un avvio in guadagno a Wall Street, in scia alla pubblicazione dei dati PPI.
Chiusura ieri positiva per i principali listini oltreoceano, con il Nasdaq e lo S&P 500 in rialzo rispettivamente dell’1,1% e 0,7%. Il Dow Jones ha invece archiviato gli scambi a +0,2%.
Sentiment supportato dai dati CPI di giugno pubblicati ieri, dai quali è emerso un rallentamento oltre le attese dei prezzi al consumo dal 4,0% al 3,0% anno su anno. Buone notizie anche dall’indice core, la misura che prescinde da variabili volatili quali cibo ed energia, anch’esso sceso oltre le previsioni al 4,8% dal 5,3% del mese scorso.
I dati migliori delle attese hanno prontamente alimentato l’ottimismo sulla politica dei tassi della Fed. Data infatti ormai per certa una nuova stretta al meeting FOMC di questo mese, gli operatori sono giunti a scontare con probabilità piuttosto basse un ulteriore rialzo a settembre o novembre.
Sempre in tema di inflazione, è emerso oggi che i prezzi alla produzione hanno registrato, a giugno, un aumento dello 0,1% su base mensile, sotto le attese (+0,2%) e dopo il -0,4% di maggio (rivisto da -0,3%). Stessa variazione su base annua, a fronte del +0,4% del consensus e dopo il +0,9% del mese scorso (rivisto da +1,1%).
Lato mercato del lavoro, nella settimana all’8 luglio le nuove richieste di disoccupazione sono risultate pari a 237mila, al di sotto delle previsioni (250mila) e del dato della settimana precedente (249mila, rivisto da 248mila).
Focus anche sulle trimestrali, con i risultati migliori delle attese di Delta Air Lines, che ha alzato la stima sugli utili del 2023. Il titolo guadagna quasi il 4% nel pre-market a New York, trascinando con sé al rialzo altre compagnie aeree. Domani invece attenzione rivolta ai conti delle banche.
