Mercati – Listini europei incerti a metà seduta, Milano -0,2%

Prosegue incerta la seduta delle borse europee, in scia all’andamento dei principali futures di Wall Street, mentre continua a prevalere l’aspettativa che la Fed sia pronta a terminare il suo ciclo di strette monetarie e in attesa delle conti delle banche statunitensi.

A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,2% a 28.714 punti, sotto la parità come il Dax di Francoforte (-0,3%), mentre scambiano in denaro il Cac 40 di Parigi (+0,3%) e il Ftse 100 di Londra (0,1%). Più contenuto l’Ibex 35 di Madrid (+0,02%).

L’attenzione degli investitori si sposterà sui risultati trimestrali delle grandi banche statunitensi tra cui Citigroup, JPMorgani e Wells Fargo, i cui risultati saranno attentamente analizzati a seguito del crollo di tre grandi banche regionali nel corso del primo trimestre di quest’anno.

Si prevede che le banche registreranno pesanti perdite sul fronte dei prestiti, poiché l’aumento dei tassi di interesse, necessario per domare i venti inflattivi, ha aumentato la pressione sui mutuatari.

L’azionario globale sta registrando la sua settimana di maggior guadagno da novembre, principalmente grazie alle recenti indicazioni positive provenienti dall’agenda macroeconomica. Tuttavia, gli investitori restano intenti a monitorare i nuovi sviluppi provenienti dalle banche centrali poiché l’inflazione core è ancora lontana dal target di mandato del 2% della Fed e della Bce, nonostante ci siano stati segnali di raffreddamento.

Il presidente della Federal Reserve di San Francisco, Mary Daly, ha affermato che non è ancora il momento per affermare che i policymakerk abbiano fatto abbastanza per riportare l’inflazione statunitense al target desiderato. Inoltre, il governatore della Fed Christopher Waller ha dichiarato di aspettarsi che la banca centrale americana aumenterà i tassi altre due volte entro la fine dell’anno.

Sul fronte macro, i dati Istat indicano che a maggio la bilancia commerciale italiana ha evidenziato un surplus di 4,711 miliardi, in deciso aumento rispetto ai 318 milioni di aprile (rivisti da 362 milioni).

In giornata è atteso l’indicatore sul sentiment dell’Università del Michigan preliminare di luglio negli Stati Uniti, mentre per la settimana prossima sono attesi i dati di giugno sull’inflazione dell’Eurozona e del Regno Unito, oltre al dato sul Pil cinese in uscita il prossimo lunedì.

Sul forex, intanto, l’euro/dollaro sale in area 1,124 mentre il dollaro/yen scende a 138,3. Tra le materie prime, petrolio poco mosso con il Brent (-0,1%) a 81,3 dollari e il Wti (-0,1%) a 76,8 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund risale a 169 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,15%.

Tornando a Piazza Affari, prosegue in denaro la seduta di MPS (+1,9%), seguita da Fineco (+1,2%), STM (+1,1%) e Banca Mediolanum (+0,9%), mentre le vendite colpiscono soprattutto gli energetici tra cui Enel (-1,7%), Eni (-1,1%), A2A (-0,9%) e Tenaris (-0,8%).