Mercati – Partenza cauta con Milano in parità

Avvio cauto per le borse europee mentre continuare a prevalere l’aspettativa che la Fed sia pronta a terminare il suo ciclo di strette monetarie e in attesa delle conti delle banche statunitensi.

A Milano, il Ftse Mib oscilla sulla parità a 28.789 punti, poco mosso come il Cac 40 di Parigi (+0,1%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,1%), il Ftse 100 di Londra (0,0%) e il Dax di Francoforte (-0,1%).

Mentre l’azionario globale si avvia a registrare il maggior guadagno settimanale da novembre in scia soprattutto alle ultime indicazioni positive giunte dall’agenda macroeconomica, gli investitori restano intenti a monitorare i nuovi spunti provenienti dalle banche centrali in presenza, peraltro, di un’inflazione core che, nonostante i segnali di raffreddamento, è ancora al di sopra dell’obiettivo Fed del 2%.

Il presidente dell’istituto di San Francisco, Mary Daly, ha dichiarato che è troppo presto perché i policy maker possano affermare di aver fatto abbastanza per riportare l’inflazione statunitense al proprio target. A queste parole si aggiungono le dichiarazioni del governatore della Fed Christopher Waller, il quale si aspetta che la banca centrale americana aumenterà i tassi altre due volte quest’anno.

Nel frattempo, i mercati hanno accolto la notizia delle dimissioni del presidente della Fed Bank di St. Louis, James Bullard, che aveva chiesto aumenti “aggressivi” del costo del denaro.

Sul fronte asiatico, secondo Hideo Hayakawa, ex direttore esecutivo della Bank of Japan, l’istituto probabilmente adeguerà il suo programma di controllo della curva dei rendimenti durante la riunione di questo mese poiché l’inflazione è più forte del previsto.

Il vice governatore della Banca popolare cinese Liu Guoqiang ha affermato che la Cina ha ampie riserve di valuta estera e preverrà “risolutamente” oscillazioni “selvagge” nel tasso di cambio dello yuan.

Sul fronte macro, occhi sulla bilancia commerciale italiana di maggio e l’indicatore di sentiment Università del Michigan preliminare di luglio negli Stati Uniti. Nel frattempo, è emerso che a maggio il dato finale sulla produzione industriale in Giappone ha registrato un calo del 2,2% su base mensile, al di sotto del dato preliminare (-1,6%). Su base annua, il dato ha segnato un aumento del 4,2%, a fronte del +4,7% del preliminare.

Infine, sguardo puntato sulla earning season che oggi entrerà nel vivo a partire dai risultati, tra gli altri, di JPMorgan, Wells Fargo, Citigroup e BlackRock.

Sul forex, intanto, l’euro/dollaro ridiscende in area 1,121 mentre il dollaro/yen risale a 138,4. Tra le materie prime, petrolio poco mosso con il Brent (-0,3%) a 81,2 dollari e il Wti (-0,2%) a 76,7 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 165 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,15%.

Tornando a Piazza Affari, bene in avvio MPS (+1,7%), Bper (+1,5%) e Stm (+1%) mentre arretrano Enel (-0,6%), Prysmian, CNH e Moncler, tutti e tre a -0,4%.