Amplifon – Dalla BEI fino a 350 mln per l’innovazione

Amplifon ha ottenuto dalla Banca europea per gli investimenti (BEI) un primo finanziamento da 300 milioni dei 350 milioni complessivamente approvati da quest’ultima, “per accelerare ulteriormente il percorso di innovazione e digitalizzazione”, come spiega una nota.

Il finanziamento BEI contribuirà a “innovare ulteriormente i prodotti e i servizi offerti da Amplifon, garantendo un’esperienza audiologica eccellente e completamente personalizzata attraverso l’attivazione di un intero ecosistema intorno al cliente, in cui la quantità e qualità dei dati che la società possiede e le tecnologie digitali giocano un ruolo chiave”.

Gli investimenti di Amplifon saranno realizzati principalmente in Italia, ma anche in Spagna, Francia, Germania e in altri Paesi dell’Unione europea.

L’implementazione del progetto “garantirà la creazione di nuovi posti di lavoro, contribuendo alla crescita economica nei Paesi coinvolti”.

Tali investimenti saranno volti a sviluppare, tra le altre cose, un nuovo protocollo audiologico per valutare la qualità dell’udito, anche attraverso lo sviluppo di strumentazione di tecnologia proprietaria (Otopad), e identificare la soluzione più idonea; a innovare ulteriormente sia l’app Amplifon, sia il software e l’interfaccia wireless di Amplifon per l’assistenza da remoto; e a potenziare l’utilizzo dei big data, anche grazie alla transizione al cloud computing, rafforzando inoltre la sicurezza informatica della società.

Il finanziamento BEI supporterà infine anche la graduale diffusione del nuovo formato immersivo dei centri Amplifon, attraverso un design architettonico innovativo e sostenibile, nei principali Paesi europei come parte integrante del programma di rinnovamento del network distributivo del gruppo.

Il finanziamento BEI doterà Amplifon di uno strumento flessibile di 300 milioni che saranno investiti nel corso di un periodo di quattro anni (2023-2026). Il finanziamento, che potrà essere erogato in più tranche nei prossimi 24 mesi, avrà un periodo di rimborso fino a 9 anni a partire dalla data di ciascuna erogazione ed è caratterizzato, conclude la nota, “da condizioni più favorevoli rispetto a quelle attuali di mercato in considerazione del ruolo strategico della BEI nel sostegno all’innovazione, all’economia digitale e allo sviluppo umano”.