Mercati asiatici – Seduta perlopiù in calo, tonfo di Hong Kong (-1,9%)

Seduta perlopiù in calo per i principali listini asiatici, dopo la chiusura in denaro a Wall Street.

In Cina, Shanghai e Shenzhen cedono rispettivamente lo 0,2% e lo 0,1%, fa peggio Hong Kong che lascia sul terreno l’1,9%. In controtendenza il Giappone, con Nikkei a +0,3% e Topix a +0,6%

Oltreoceano, il Nasdaq ha segnato un +0,9%, lo S&P500 un +0,4% e il Dow Jones un +0,2%.

Sul sentiment pesa ancora la lenta ripresa economica della Cina che ha innescato tagli alle previsioni di crescita.

I dati economici deludenti della Cina pubblicati lunedì hanno spinto gli economisti di diverse importanti banche a rivedere al ribasso le prospettive. JPMorgan, Morgan Stanley e Citigroup hanno tagliato le loro proiezioni di crescita per quest’anno al 5%.

Gli investitori continuano inoltre a chiedere a Pechino di iniettare ulteriori stimoli nella sua economia in crisi. Tuttavia, l’annuncio di diverse misure da parte del governo per sostenere i consumi delle famiglie, tra cui l’incoraggiamento delle istituzioni finanziarie a fornire tassi di prestito ragionevoli, non ha scaldato i mercati locali.

Inoltre, la debolezza della Cina, secondo quanto affermato dal segretario al Tesoro statunitense Janet Yellen, potrebbe causare effetti a catena sull’economia globale

La Yellen, infatti, ha avvertito che molti paesi dipendono dalla forte crescita cinese per promuovere la crescita nelle proprie economie, in particolare i paesi in Asia, e una crescita lenta in Cina può avere delle ricadute negative per gli Stati Uniti.

Spostando l’attenzione al mercato interno statunitense, il Segretario al Tesoro ha poi aggiunto che la crescita nel paese è più lenta, ma il mercato del lavoro continua ad essere piuttosto forte e che gli Stati Uniti sono sulla “buona strada” verso un raffreddamento dell’inflazione senza indebolimenti ulteriori del mercato del lavoro. Infine, ha concluso affermando di non aspettarsi una recessione.

Nel frattempo, dall’agenda macro è emerso che l’indice sull’attività del settore terziario, elaborato dal Ministero dell’Economia e dell’industria giapponese, ha registrato a maggio un aumento dell’1,2% su base mensile, in accelerazione rispetto al +0,9% di aprile (rivisto da +1,2%) e al di sopra del +0,4% atteso.

Sul forex, l’euro/dollaro sale a quota 1,125 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen cala a 138,5. Tra le materie prime, petrolio in frazionale rialzo con il Brent (+0,1%) a 78,6 dollari e il Wti (+0,2%) a 74,2 dollari al barile.