Avvio cauto le borse europee tra i timori legati alla lenta ripresa economica della Cina e al relativo possibile impatto a livello globale.
A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,1% a 28.572 punti, sostanzialmente in linea con il Dax di Francoforte (-0,2%), l’Ibex 35 di Madrid (-0,1%) e il Cac 40 di Parigi (-0,1%). Il Ftse 100 di Londra resiste sulla parità.
I dati economici deludenti della Cina pubblicati ieri hanno spinto gli economisti di diverse grandi banche a rivedere al ribasso le prospettive sul Paese asiatico, con JPMorgan, Morgan Stanley e Citigroup che hanno tagliato le loro proiezioni di crescita per quest’anno al 5%, pari all’obiettivo ufficiale di crescita del PIL fissato da Pechino e che ora potrebbe essere messo a rischio.
Gli investitori si interrogano se il Governo cinese introdurrà nuovi stimoli a sostegno dell’economia del Paese.
Pesano, nel frattempo, la parole del segretario al Tesoro statunitense, Janet Yellen, la quale ha dichiarato in un’intervista che “molti paesi dipendono dalla forte crescita cinese per promuovere la crescita nelle proprie economie, in particolare i paesi asiatici, e una crescita lenta in Cina può avere delle ricadute negative per gli Stati Uniti”.
Tuttavia, Yellen ha aggiunto di non mi attendersi una recessione negli Usa, la crescita ha rallentato ma il mercato del lavoro è ancora piuttosto forte. La nazione è sulla “buona strada” per ridurre l’inflazione senza un grave indebolimento del quadro occupazionale.
Restano intanto monitorati anche i segnali provenienti dalla earning season in attesa dei conti di alcune delle maggiori banche americane, in calendario questa settimana, tra cui Goldman Sachs, Bank of America e Morgan Stanley.
Infine, sul fronte macroeconomico, da monitorare, oggi pomeriggio, negli Usa, le vendite al dettaglio e la produzione industriale di giugno. Nel frattempo, è emerso che l’indice sull’attività del settore terziario del Giappone ha registrato a maggio un aumento dell’1,2% su base mensile, in accelerazione rispetto al +0,9% di aprile (rivisto da +1,2%) e al di sopra del +0,4% atteso.
Sul forex, l’euro/dollaro risale a quota 1,125 mentre il dollaro/yen ridiscende in area 138,4. Tra le materie prime, petrolio in frazionale rialzo con il Brent (+0,1%) a 78,6 dollari e il Wti (+0,1%) a 74,2 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 166 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,11%.
Tornando a Piazza Affari, bene in avvio Banca Mediolanum (+0,7%), Banco BPM e MPS, entrambi +0,6%, mentre arretrano Telecom Italia (-0,8%), Azimut ed Eni, entrambi -0,6%.