Mercati Usa – Ultima seduta incerta

Wall Street termina la settimana in fase di controllo consolidando i guadagni delle giornate precedenti e mantenendo intatto il trend rialzista, in attesa della nuova rassegna delle trimestrali delle principali società tecnologiche in arrivo nei prossimi giorni.

Il nuovo tentativo di allungo degli indici viene respinto nel corso delle contrattazioni con una chiusura poco mossa e prossima ai minimi intraday per la gran parte di essi.

S&P500 e Dow Jones chiudono invariati con il secondo listino che allunga la striscia positiva a dieci sedute consecutive e che nella settimana è salito più di tutti gli altri con un progresso del 2,1%.

Nasdaq in calo dello 0,2% e dello 0,6% nella precedente ottava, mentre il Russell scivola dello 0,4%.

Tra i titoli principali ancora in calo sia Meta (-2,7%), Netflix (-2,2%) che Nvidia (-2,7%).

VIX in ribasso del due per cento a 13,60 punti.

Il mercato obbligazionario ha registrato rendimenti stabili, in attesa del previsto aumento dei tassi di 25 punti base da parte della Federal Reserve a metà settimana. Il Tbond cede un punto base al 3,84%.

Tra le materie prime il petrolio si apprezza di oltre un punto e mezzo percentuale sfiorando in chiusura i 77 dollari al barile.

I metalli preziosi rallentano la corsa con andamenti alterni e poco mossi. L’oro e l’argento cedono rispettivamente meno il primo e poco più il secondo di mezzo punto percentuale, mentre il progresso sia del platino che del palladio sfiora invece l’uno per cento.

Sul mercato valutario il dollaro termina la seduta invariato nei confronti della moneta unica a 1,113 mentre la lira turca sfiora quota 27 nei confronti dl biglietto verde stabilendo l’ennesimo nuovo minimo storico assoluto da inizio anno.