Il Gruppo Acea ha chiuso i primi sei mesi del 2023 con ricavi consolidati pari a 2.296 milioni, in calo del 2% rispetto a di 2.348 milioni del 1H 2022.
L’EBITDA consolidato diminuisce del 2% a 670 milioni. A parità di perimetro ed escludendo nel 1H2022 il contributo straordinario derivante dall’iscrizione del premio per la qualità tecnica nell’area Idrico (circa 26 milioni) e dalla vendita di quote di CO2 del 2021 (11 milioni), l’EBITDA aumenta di circa il 3% grazie soprattutto alla crescita organica registrata dalle aree Idrico e Infrastrutture Energetiche e al positivo contributo di Commerciale e Trading.
L’andamento dell’EBITDA è stato in parte influenzato dalla riduzione del contributo di Generazione per effetto della forte riduzione dei prezzi sui mercati e del deconsolidamento degli asset fotovoltaici.
L’apporto dei business all’EBITDA consolidato è il seguente: Idrico 53%; Infrastrutture Energetiche 28%; ACEA Ambiente 6%; Generazione 5%; Commerciale e Trading 8%. Il contributo dei settori Estero, Ingegneria e Servizi e della Capogruppo è complessivamente neutro.
L’87% dell’EBITDA si riferisce ai business: regolato dell’Idrico, regolato delle Infrastrutture Energetiche e Ambiente.
L’EBIT cala del 13,9% a 300 milioni, risentendo essenzialmente dell’aumento degli ammortamenti (+13,2%).
L’Utile netto rettificato del Gruppo è pari a 144 milioni (+6% vs 138 milioni nel 1H2022). Al netto di fattori esogeni, il recupero di efficienza e crescita nei business regolati più che compensa l’incremento dei tassi di interesse. Si evidenzia che il risultato 1H 2022 beneficiava di eventi non ricorrenti quali: iscrizione della plusvalenza realizzata a seguito della cessione di una quota di maggioranza degli asset fotovoltaici di ACEA (19 milioni); vendita delle quote di CO2 nell’area Ambiente (8 milioni); iscrizione del premio per la qualità tecnica nell’area Idrico (18 milioni).
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto del Gruppo aumenta di 358,6 milioni, passando da 4.439,7 milioni del 31 dicembre 2022 a 4.798,3 milioni. Al 30 giugno 2023, il rapporto PFN/EBITDA LTM è pari a 3,7x (rispetto a 3,4x del 31 dicembre 2022 e alla guidance 2023 <3,8x).
Gli investimenti di periodo aumentano del 9% a 503 milioni e sono ripartiti come segue: Idrico 293 milioni, Infrastrutture Energetiche 129 milioni, Ambiente 18 milioni, Generazione 25 milioni, Commerciale e Trading 24 milioni, altre aree di business e Capogruppo 14 milioni. Oltre l’87% degli investimenti è destinato ai business: regolato dell’Idrico, regolato delle Infrastrutture Energetiche e Ambiente.