MERCATI USA – Partenza di ottava positiva

Wall Street inizia la settimana con l’obiettivo di mettere a segno nuovi massimi da inizio anno, fiduciosa sulle decisioni della Federal Reserve a metà settimane e degli esiti delle trimestrali delle principali società tecnologiche.

Nella seduta di ieri gli indici sono rimasti in una forchetta di prezzi molto compressa ed hanno chiuso a metà tra i massimi ed i minimi realizzati intraday.

Nel dettaglio, il Nasdaq è risultato il più debole con un progresso di due decimi di punto percentuale, seguito dal Russel 2000 (+0,3%). Più ampio il guadagno invece sia dello S&P500 (+0,4%) che del Dow Jones (+0,5%), quest’ultimo alla sua undicesima seduta positiva consecutiva.

VIX in rialzo del due per cento a 13,9 punti.

Il mercato obbligazionario ha registrato ancora rendimenti stabili, in attesa del previsto aumento dei tassi di 25 punti base da parte della Federal Reserve a metà settimana. Il Tbond ha guadagnato un punto base al 3,85%.

Tra le materie prime il petrolio si è apprezzato di ben due punti e mezzo percentuali superando in chiusura i 79 dollari al barile. In salita anche il rame (+1%).

I metalli preziosi proseguono la loro fase di consolidamento per la terza seduta consecutiva con l’oro che cede mezzo punto percentuale e l’argento oltre l’uno.

Gran balzo invece delle materie prime agricole con il frumento che guadagna quasi il nove per cento, il mais oltre il sei e la soia il quattro, in scia al termine dell’accordo russo ucraino per l’esportazione di grano ucraino dai porti del mar Nero, calato del 35% in una settimana.

Sul mercato valutario il dollaro torna ad indebolirsi nei confronti della moneta unica scivolando a 1,117.