“Campari ha registrato nel primo semestre 2023 vendite nette pari a 1.457,8 milioni, con una variazione totale pari al +16%. La crescita organica è stata del 14,2%, “con una dinamica sostenuta dei brand anche nel secondo trimestre (+10,1%) in particolare negli aperitivi, tequila e premium bourbon, rafforzata anche dall’effetto prezzo”, spiega una nota.
“La performance nel secondo trimestre riflette l’attesa inversione degli effetti temporanei del primo trimestre, oltre che le condizioni meteo molto avverse in tutta l’Europa centrale e meridionale, e dal delisting temporaneo da parte di alcuni rivenditori europei a seguito delle negoziazioni commerciali legate agli aumenti di prezzo, successivamente effettuati con successo”.
L’EBIT rettificato si è attestato a 359,7 milioni, pari al 24,7% delle vendite, con una variazione totale del +15,7%.
“La crescita organica è stata del +15,1% nel primo semestre, con un’espansione organica della marginalità di +20 punti base, diluizione del margine lordo di -50 punti base a causa della continua inflazione sui costi di produzione, solo in parte mitigata dall’effetto prezzo positivo e dal mix, spese di pubblicità e promozione accrescitive di +50 punti base, a causa del rinvio del lancio delle attivazioni estive dei brand a seguito di condizioni climatiche molto avverse. Costi di struttura accrescitivi di +20 punti base grazie alla forte crescita delle vendite”.
La crescita organica è stata pari al 5,3% nel secondo trimestre, con diluizione del margine di -120 punti base, “in gran parte dovuta alla diluizione del margine lordo a causa della forte inflazione attesa sul costo dei materiali che influisce specialmente sugli aperitivi nel loro picco stagionale”.
L’effetto cambio è stato negativo (-1,9%, o -6 milioni), principalmente dovuto al deprezzamento del dollaro statunitense nel secondo trimestre 2023; l’effetto perimetro è stato positivo (+2,5% o 7,8 milioni).
L’utile netto del gruppo rettificato si è attestato a 233,9 milioni, in aumento del 6,2%. L’utile netto del gruppo è stato pari a 216,9 milioni (+8,9%).
Sul fronte patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto si esprime in 1.823,2 milioni al 30 giugno 2023, in aumento di 268 milioni rispetto al 31 dicembre 2022, “principalmente dovuto al forte assorbimento di cassa derivante dall’accumulo di magazzino”.
(segue approfondimento)