Nel primo semestre 2023 il Gruppo Acinque ha registrato ricavi delle vendite consolidate per 347,7 milioni, in calo rispetto al 2022 (367,3 mln) che comprendeva la posta non ricorrente relativa alle c.d. “Partite Pregresse” su tariffe idriche riferibili a precedenti esercizi per circa 15,3 milioni.
Al netto di tale partita i ricavi registrano una riduzione minima correlata ai minori volumi di vendita gas, energia elettrica e calore venduti legati alla climatica straordinariamente
mite e alla forte attenzione ai consumi da parte dei clienti, anche richiesta dagli interventi governativi di fine 2022 e all’andamento dello scenario energetico.
La gestione operativa consolidata evidenzia un Ebitda di 46,9 milioni, sostanzialmente in linea con l’esercizio precedente escludendo la posta non ricorrente del 2022 riferita
alle partite pregresse idriche di cui si è detto sopra (46,2 mln l’Ebitda 1H 2022 non considerando le poste non ricorrenti per 15,3 mln, 61,5 mln il valore pubblicato
2022, riesposto per effetto dei contributi).
Il periodo chiude con utile netto del Gruppo, al netto della quota di utile degli azionisti di minoranza, pari a 13,0 milioni, in contrazione del 49,8% rispetto a 25,9 milioni del 1H22.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2023 cifra in 279,8 milioni in aumento rispetto a 241,5 milioni di fine 2022, con un rapporto PFN/PN (leverage) pari a 0,53 (0,46 al 31 dicembre 2022).
Gli Investimenti, al lordo delle dismissioni, sono pari a 25,3 milioni, in calo dell’8,7% rispetto a 27,7 milioni del 1H22, e hanno riguardato in particolare le business unit Reti (12,5 mln vs 13,3 mln nel 2022) ed Energia e Tecnologie Smart (7,7 mln vs 10,1 mln nel 2022).
Il Gruppo ritiene di mantenere anche per il 2023 risultati positivi seppur in flessione rispetto il 2022 che ha beneficiato di proventi particolarmente impattanti come le
citate Partite Pregresse nel settore idrico.