Nel primo semestre 2023 Amplifon ha riportato ricavi consolidati pari a 1,11 miliardi, in crescita del 9% a cambi costanti e del 7,4% a cambi correnti rispetto al corrispondente periodo del 2022.
La performance è stata trainata da una crescita organica pari al 7%, superiore al mercato, e dalle acquisizioni per il 2%, principalmente in Francia, Germania, Cina e Nord America.
La crescita organica, nonostante un mercato di riferimento più debole rispetto alle aspettative nel secondo trimestre, è stata sostenuta dall’incremento di quote di mercato e dal positivo sviluppo delle azioni di pricing. L’impatto del cambio è stato negativo per l’1,6% per il deprezzamento del dollaro americano, del dollaro australiano e del peso argentino verso l’euro.
L’EBITDA reported si è attestato a 264,8 milioni, dopo costi non ricorrenti pari a 11,3 milioni principalmente riconducibili all’applicazione del principio contabile IFRS 2 a seguito del piano di assegnazione di azioni comunicato lo scorso 5 gennaio. L’EBIT è stato pari a 136,2 milioni.
Il semestre si è chiuso con un utile netto, che riflette gli oneri non ricorrenti per 8 milioni, di 81,4 milioni, con un tax rate che si attesta al 27,7%, in leggera riduzione rispetto allo stesso periodo del 2022.
Sul fronte patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto si è attestato a 883,8 milioni, rispetto a 830 milioni al 31 dicembre 2022.
Per la seconda metà del 2023, la società segnala:
- Una crescita attesa ancora superiore a quella del mercato di riferimento;
- Una base comparativa più favorevole in termini di crescita organica e di redditività, in particolare nel quarto trimestre;
- Un avvio positivo del terzo trimestre con ricavi in forte crescita in luglio.
Amplifon rimane positiva relativamente all’outlook per il 2023 precedentemente comunicato al mercato, sulla base delle assunzioni già delineate, fra cui:
- Una domanda globale nuovamente in crescita nel 2023 (nell’ordine del 2-3% in volume) sebbene a un livello inferiore rispetto ai tassi registrati storicamente;
- le stime relative ai tassi di cambio per l’anno.
Nel medio termine, la società rimane “estremamente positiva circa le proprie prospettive per uno sviluppo profittevole e sostenibile, grazie ai fondamentali secolari del mercato hearing care e all’ancora più forte posizionamento competitivo”.