Nel 1H 2023 Banca Generali ha registrato un margine di intermediazione aumentato a/a del 24,7% a 392,2 milioni, trainato dal sensibile incremento del margine finanziario (161,3 milioni, +138,9%), mentre le commissioni nette ricorrenti hanno raggiunto 223,3 milioni (-3,5%) e le commissioni variabili hanno risentito delle condizioni dei mercati fermandosi a 7,6 milioni (-51,1% vs 1H 2022).
Nel dettaglio, il margine d’interesse è quasi triplicato a 151,5 milioni (+192,1% a/a) in scia
all’aumento dei rendimenti degli attivi di riflesso alla dinamica dei tassi. La redditività degli attivi ha infatti beneficiato di un portafoglio di titoli finanziari caratterizzato da bond di duration corta (1,2 anni) e dell’elevata incidenza di attivi finanziari a tasso variabile (52% del totale) che ha consentito di aggiornare rapidamente il rendimento del portafoglio in risposta al rialzo dei tassi degli ultimi trimestri.
Gli impieghi fruttiferi si sono attestati a 14,3 miliardi, rappresentati principalmente da un
portafoglio di titoli finanziari pari a 11,0 miliardi e da un portafoglio di crediti verso la clientela per 2,4 miliardi altamente collateralizzati. Si segnala infine che l’esposizione a mutui ipotecari è molto contenuta, pari a 312 milioni (13% del portafoglio crediti e 2% degli attivi fruttiferi).
Le commissioni lorde ricorrenti sono state pari a 478,7 milioni, in linea con lo stesso periodo del 2022. Nello specifico, le commissioni lorde di gestione si sono attestate a 400,7
milioni contro i 413,3 milioni del 2022, variazione che riflette la dinamica delle masse medie gestite condizionata dalla crisi finanziaria del periodo.
Complessivamente, la lieve flessione delle commissioni lorde è stata bilanciata dal forte aumento delle commissioni bancarie e d’ingresso salite del 19,4% a 78,0 milioni, a conferma del successo delle iniziative di diversificazione nei ricavi intraprese da tempo e favorite dall’interesse dei clienti per le soluzioni di risparmio amministrato in scia all’andamento dei tassi d’interesse.
I costi operativi riflettono l’efficienza operativa attestandosi a 127,3 milioni (+6,1% a/a), di cui 2,2 milioni di oneri straordinari. La voce mostra una dinamica sotto controllo in linea con gli obiettivi di piano, grazie ad un approccio rigoroso e disciplinato nonostante le pressioni inflattive. I costi operativi ‘core’ sono stati pari a 114,5 milioni, (+5,9% a/a) includendo 3,1 milioni legati all’avvio di ‘BG Suisse’.
L’incidenza dei costi operativi sulle masse totali è scesa a 29bps (31bps a fine 2022), mentre il Cost/Income ratio, rettificato per le componenti non ricorrenti quali le commissioni variabili, si è ulteriormente ridotto al 32,5% (40,8% a fine 2022 e 33,2% nel primo trimestre 2023).
Il gruppo chiude il primo semestre del 2023 con un utile netto di 175,1 milioni (+33% a/a), un risultato riflette il continuo sviluppo dimensionale della banca, la diversificazione dei ricavi e l’attenta gestione dei costi in un contesto di persistente inflazione e di normalizzazione del livello dei tassi d’interesse.
La qualità degli utili è ben testimoniata dalla dinamica della componente ricorrente salita a 166,1 milioni (+54% a/a) e pari al 95% dell’utile del periodo, su livelli mai registrati prima.
Al 30 giugno 2023, il CET1 ratio di Banca Generali è aumentato al 17,3% e il Total Capital ratio (TCR) al 18,5%, livelli ampiamente superiori ai requisiti minimi richiesti nell’ambito del processo di revisione e valutazione prudenziale SREP di 8,0% per il CET1 ratio e 12,3% per il TCR.
I ratios di capitali sono calcolati considerando una previsione di distribuzione del capitale pari al 81% degli utili generati, secondo le linee guida definite per la dividend policy in side di avvio del piano strategico triennale 2022-2024.
Il Leverage ratio della Banca si è attestato al 5,0%, ben al di sopra del minimo regolamentare del 3%.
Infine, si confermano elevati gli indicatori di liquidità della banca: LCR-Liquidity Coverage ratio al 344% (338% a fine 2022) e il NSFR-Net Stable Funding ratio al 223% (da 203% a fine 2022).
L’Ad e Direttore Generale di Banca Generali, Gian Maria Mossa, ha commentato: “Il miglior semestre di sempre per assets totali della nostra clientela, capacità di raccolta dalla struttura esistente e di generare utili ricorrenti. Siamo particolarmente soddisfatti del
grande lavoro svolto dai nostri professionisti per stare al fianco delle famiglie come riflesso nei flussi netti del semestre. I prodotti e i servizi fee based, come la consulenza evoluta a pagamento e le gestioni patrimoniali, si confermano elementi di eccellenza della nostra gamma e di crescente interesse per i clienti di alto standing. Di buona qualità anche l’attività svolta sul portafoglio amministrato, con focus sulle scadenze entro l’anno per cogliere l’opportunità dal rialzo dei tassi a breve come si evince dall’accelerazione nella proposizione di offerte dedicate sul mercato primario di prodotti strutturati e certificates. Alla luce della solidità della raccolta e dell’accelerazione delle principali voci di ricavi nel secondo trimestre ci presentiamo al giro di boa del piano triennale con forza e ottimismo. Viaggiamo infatti, in linea o sopra gli ambiziosi targets che ci eravamo prefissati, confermando la capacità di crescere più del mercato di riferimento e creando valore per tutti gli stakeholders.”