Bioera ha ricevuto comunicazione che, lo scorso 16 giugno, Splendor Investments,
società di cui detiene il 10,9% del capitale, ha ceduto a CFH (holding riconducibile ad uno dei soci di Splendor) l’intero capitale della controllata Unopiù, realtà attiva nel settore dell’arredamento outdoor, per un controvalore di 5.558.798 euro interamente corrisposto.
L’operazione – spiega una nota – è stata conclusa dall’amministratore unico di Splendor atteso che Unopiù necessitava di un’operazione di ricapitalizzazione al fine di far fronte al proprio piano di sviluppo e che non vi era volontà da parte dei soci di Splendor di ulteriormente investire finanziariamente nella controllata.
Non sono note all’emittente ulteriori informazioni e/o garanzie eventualmente contenute nell’atto di cessione sottoscritto da Splendor.
Ad esito di quanto sopra, per il prossimo 9 agosto è convocata un’assemblea dei soci di Splendor per la delibera di messa in liquidazione di suddetta società essendone venuto meno l’oggetto sociale a seguito dell’intervenuta cessione di Unopiù; la società informa inoltre di aver ricevuto un anticipo di 700mila euro sull’avanzo di liquidazione atteso di Splendor.
Ad oggi l’emittente non è in grado di stimare a quanto ammonti l’eventuale saldo finale di liquidazione di Splendor e, pertanto, si segnala che dall’operazione di liquidazione di Splendor, nel caso nessun ulteriore importo fosse erogato a titolo di avanzo di liquidazione, Bioera registrerà una minusvalenza da partecipazioni pari a 858mila euro.
La società ricorda che, come previsto dall’accordo di moratoria raggiunto con i sottoscrittori del prestito obbligazionario non convertibile “Bioera S.p.A. – Prestito Obbligazionario
2016-2021”, i proventi netti derivanti dalla liquidazione di Splendor saranno destinati in via principale al rimborso di tale prestito (rappresentato da un debito pari a circa 2 milioni); a tale riguardo si precisa che detto pagamento potrà essere effettivamente effettuato solo successivamente all’indicazione da parte degli obbligazionisti di un paying-agent abilitato a ricevere i relativi importi.
Inoltre, con riferimento al fabbisogno finanziario del gruppo, stimato pari a 6,9 milioni per i 12 mesi successivi allo scorso 7 luglio, si segnala che – a fronte di quanto sopra descritto
– lo stesso deve considerarsi ridotto, nel caso nessun ulteriore importo fosse erogato a titolo di avanzo di liquidazione da Splendor, a 6,2 milioni.
Infine, a fronte di tale fabbisogno, l’emittente ha individuato talune azioni (per le quali si evidenzia che non sussistono certezze circa il buon esito delle stesse), per la copertura/per far fronte dello/allo stesso: 1) sottoscrizione del prestito obbligazionario convertibile (POC) di cui all’accordo di investimento stipulato con Golden Eagle Capital Advisors il 28 luglio 2022 (tenuto conto dei termini e delle condizioni di detto accordo, l’emittente prevede che dalla sottoscrizione del POC nei prossimi 12 mesi possano derivare risorse in un ammontare non superiore a 4,5 milioni, pari al valore nominale delle obbligazioni che si stima possano ragionevolmente essere sottoscritte dall’investitore in detto periodo); 2) rateizzazione di debiti tributari e verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale per 1,2 milioni; 3) cessione di asset del gruppo per un ammontare pari a 0,5 milioni.