Nel 1H 2023 i ricavi del Gruppo Caltagirone Editore sono stati pari a 55,9 milioni, in linea rispetto al corrispondente periodo del 2022.
La raccolta pubblicitaria è cresciuta dell’8,5%. La pubblicità internet, considerando anche la pubblicità effettuata per conto terzi, è aumentata del 21,1% e rappresenta il 29,4% del fatturato pubblicitario complessivo del Gruppo.
Nel periodo gennaio – maggio 2023 i siti web del network Caltagirone Editore hanno registrato 4,17 milioni di utenti unici giornalieri medi con un incremento del 21,5% rispetto allo stesso periodo del 2022.
I ricavi complessivi della vendita di copie cartacee e digitali delle testate del Gruppo
hanno registrato una contrazione del 7,6% a/a.
I costi operativi sono diminuiti dell’1,2% a 55,4 milioni. La diminuzione del costo del lavoro del 2,6% e il calo degli altri costi operativi del 3,7% hanno più che compensato l’aumento del costo delle materie prime dovuto all’aumento del prezzo della carta.
Il Margine operativo lordo (Ebitda) è risultato positivo per 491 mila euro (negativo per 212
mila euro al 30 giugno 2022).
Il Risultato operativo (Ebit) è stato negativo per 2,7 milioni (negativo per 3,9 milioni nel primo semestre 2022).
Il saldo della gestione finanziaria, positivo per 10,8 milioni (11,2 milioni nel primo semestre 2022), include dividendi ricevuti su azioni quotate per 11,2 milioni (12 milioni nel primo semestre 2022).
L’utile netto sale a 9,2 milioni da 8,1 milioni del primo semestre 2022.
La liquidità finanziaria netta aumenta a 5,5 milioni da 58 mila euro al 31 dicembre 2022, influenzata dall’incasso di dividendi su azioni quotate al netto degli investimenti in azioni quotate e obbligazioni e della distribuzione di dividendi per 3,2 milioni di euro.
Il Gruppo prosegue le iniziative di valorizzazione delle versioni multimediali e di miglioramento delle attività internet finalizzate ad incrementare i nuovi flussi di pubblicità e ad acquisire nuovi lettori. Inoltre, continuerà ad attuare misure volte al contenimento di tutti i costi di natura discrezionale e alla riduzione strutturale dei costi diretti e operativi.