Mercati – Eurolistini positivi, Milano guadagna l’1,9%

Prosegue positiva la seduta delle borse europee, come quella degli indici di Wall Street, con gli investitori che restano intenti a monitorare le decisioni delle banche centrali e l’agenda macroeconomica.

A Milano, il Ftse Mib guadagna l’1,9% a 29.564 punti, positivo come il Cac 40 di Parigi (+2,1%) e il Dax di Francoforte (+1,6%), mentre flettono/salgono l’Ibex35 di Madrid (+1,1%) e il Ftse 100 di Londra (+0,3%).

Oltreoceano, il Nasdaq guadagna l’1,5%, seguito dallo S&P500 (+0,8%) e dal Dow Jones (+0,2%).

Nella giornata di ieri, come ampiamente previsto, la Federal Reserve ha aumentato i tassi di interesse di riferimento di 25 punti base, portandoli in un range tra il 5,25% e il 5,5%, il più alto dal 2001.

Per la riunione di settembre il chairman dell’Istituto di Washington, Jerome Powell, ha dichiarato che sarà possibile un ulteriore rialzo così come un altro stop, mantenendo quindi un approccio “data dependent”. Tuttavia, al momento i mercati ritengono che quello di ieri possa essere l’ultimo ritocco al rialzo del 2023.

Come la Fed e in linea con le attese degli economisti, oggi la Banca Centrale Europea ha aumentato i tassi di di interesse di un quarto di punto percentuale, portando così il tasso sui depositi al 3,75%, livello massimo dal dicembre del 2000.

L’Eurotower ha dichiarato che l’inflazione dell’Eurozona sta calando, ma che resta ancora troppo lontana dal valore obiettivo del 2%.

Sulle future decisioni, l’Istituto di Francoforte ha ribadito che continuerà a seguire “un approccio guidato dai dati”, in particolare le prospettive di inflazione, la dinamica dell’inflazione di fondo e l’intensità della trasmissione della politica monetaria.

Dal lato macro, la prima lettura preliminare del Pil annualizzato statunitense del secondo trimestre 2023 ha mostrato un incremento del 2,4% su base trimestrale, superiore alle stime degli analisti (+1,8%) e alla lettura finale del 1Q23 (+2%).

Per quanto riguarda i consumi personali, il dato evidenzia un aumento dell’1,6%, al di sopra del consensus (+1,2%), ma in netto rallentamento rispetto al trimestre precedente (+4,2%).

Invece, nella settimana che si è conclusa il 22 luglio, le richieste di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono risultate pari a 221mila unità, in calo rispetto alle 235mila unità del consensus e alle 228mila della rilevazione della settimana precedente.

Inoltre, nella settimana terminata il 15 luglio, il numero totale di persone richiedenti l’indennità di disoccupazione è stato pari a 1,690 milioni, inferiore rispetto alla settimana precedente (1,754 milioni, rivisto da 1,749 milioni) e alla stima degli analisti (1,750 milioni).

Sul forex, intanto, l’euro/dollaro scende a quota 1,10, al contrario del cambio tra il biglietto verde e lo yen, che sale a quota 140,82. Tra le materie prime, le quotazioni del petrolio sono lievemente in rialzo, con il Brent (+0,1%) a 82,61 dollari e il Wti (+0,4%) a 79,10 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende in area 162 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,037%.

Tornando a Piazza Affari, bene Stm (+8%), Moncler (+%) e Amplifon (+%), che oggi hanno pubblicato i risultati del secondo trimestre 2023. Al contrario, arretrano (-0,9%), Cnh (-0,9%) e MPS (-0,8%).