Mercati USA – Previsto avvio positivo all’indomani della Fed e dopo PIL oltre attese

I futures sull’azionario americano guadagnano tra lo 0,2 e l’1,4%, preannunciando un avvio in rialzo a Wall Street all’indomani della decisione sui tassi della Fed, con l’attenzione degli investitori rivolta all’agenda macro e alle trimestrali.

Chiusura ieri poco mossa per i principali indici oltreoceano, con lo S&P 500 appena sotto la parità e il Nasdaq in calo dello 0,1%. Rialzo dello 0,2% per il Nasdaq, che ha archiviato il tredicesimo giorno consecutivo di guadagni, la striscia più lunga dal 1987.

Niente sorprese e nuova stretta ai tassi da parte della Fed, che alza il federal funds rate di un quarto di punto percentuale e lo porta al range 5,25-5,50%, il livello più alto in 22 anni. Nella conferenza stampa a valle del meeting FOMC, il presidente Powell ha lasciato aperta la possibilità di un ulteriore rialzo da qui a fine anno, ribadendo che ogni decisione sarà valutata di volta in volta sulla base dei dati macroeconomici.

Sul fronte macro, dalla prima lettura preliminare del 2Q è emerso che il PIL americano ha registrato una crescita del 2,4% su base annua, in accelerazione rispetto al +2,0% del trimestre precedente e al di sopra del +1,8% atteso dagli economisti.

Dai dati preliminari relativi al secondo trimestre è inoltre emerso che il consumo personale degli americani è salito dell’1,6%, in rallentamento rispetto al +4,2% del primo trimestre ma al di sopra delle attese (+1,2%).

La rilevazione preliminare di giugno sugli ordini di beni durevoli ha invece evidenziato un aumento del 4,7% su base mensile, in accelerazione rispetto a maggio (+2%, rivisto da +1,8%) e ampiamente al di sopra delle attese (+1,3%).

Lato mercato del lavoro, le nuove richieste di disoccupazione nella settimana al 22 luglio sono risultate pari a 221mila, al di sotto delle attese (235mila) e del dato della settimana precedente (228mila).

Fronte trimestrali, Meta (+9,9% pre-market) ha riportato una crescita dei ricavi a doppia cifra ($32bn, +11%) per la prima volta dal 2021, prevedendo inoltre un fatturato di 32-34,5 miliardi di dollari per il trimestre corrente, al di sopra delle attese degli analisti. L’utile netto è salito del 16% a 7,8 miliardi, a fronte dei 7,4 miliardi del consensus.