Prysmian – Ricavi a 8 miliardi (+4,8%) nel 1H23; alza guidance Ebitda FY23 tra 1,575 e 1,675 mld

Prysmian ha archiviato il primo semestre 2023 con ricavi in crescita organica del 4,8% su base annua a 8 miliardi.

Nel dettaglio, i progressi nell’esecuzione delle interconnessioni e cablaggi di parchi eolici off-shore in corso, hanno consentito al Business Projects di riportare una notevole accelerazione della crescita organica nel primo semestre (+23,5%).

Inoltre, la corsa delle utilities al rafforzamento delle reti di distribuzione, insieme alla crescente domanda di cavi per turbine eoliche e pannelli solari, ha sostenuto la
crescita organica dei ricavi del Business Energy (+3,4%). Rallentano i volumi del business Telecom per effetto principalmente della flessione del mercato americano (-5,2%).

La Business Unit Projects ha riportato ricavi per 1,18 miliardi (+23,5% di crescita organica rispetto al 1H22), con un Ebitda Adjusted di 129 milioni (87 milioni nel 1H22) e un Ebitda margin dell’11% (9,4% nel 1H22).

La BU Energy ha riportato ricavi per 5,97 miliardi (+3,4% di crescita organica), grazie in particolare al contributo di Power Distribution, Overhead Lines e OEM & Renewables. Significativo anche il miglioramento della redditività con l’Ebitda Adjusted a 622 milioni (474 milioni nel 1H22) e margini in espansione al 10,4% vs 7,8% nello stesso periodo del 2022.

Infine, la BU Telecom ha riportato un fatturato a 857 milioni (-5,2% di crescita organica). La diminuzione dei volumi è da attribuire principalmente al rallentamento
in corso in Nord America, mentre la leggera crescita del mercato dei cavi ottici registrata in Europa, controbilancia parzialmente il rallentamento del mercato nordamericano. L’Ebitda sdjusted ammonta a 127 milioni (138 milioni nel 1H22) e con la relativa marginalità al 14,8% vs 15,1% del 1H22.

L’Ebitda Adjusted ha riportato un incremento del 25,6% a 878 milioni rispetto al 1H22, con un miglioramento della marginalità dall’8,8% all’11%. La BU Projects beneficia del più profittevole mix di progetti entrati in fase di esecuzione nel primo semestre 2023 (ADJ Ebitda margin 11%), mentre nel Business Enegy la sostenuta domanda di cavi per la Power Distribution e per le applicazioni nel settore delle rinnovabili consente al Gruppo di supportare il livello dei prezzi, con conseguente beneficio in termini di redditività (ADJ EBITDA margin 10,4%).

Infine, nel Telecom, il Gruppo ha mantenuto pressoché invariata la profittabilità nel primo semestre (ADJ EBITDA margin 14,8%), nonostante la flessione dei volumi dovuta principalmente al rallentamento del mercato nordamericano.

L’Ebitda sale del 24,5% a 828 milioni includendo oneri netti legati a riorganizzazioni aziendali, oneri netti non ricorrenti e altri oneri netti non operativi pari a 50 milioni.

L’ebit sale a 636 milioni, dai 423 milioni del primo semestre 2022, mentre l’utile netto di Gruppo si attesta a 405 milioni rispetto ai 259 milioni del pari periodo 2022 (+56,4%).

Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto del Gruppo al 30 giugno 2023 risulta pari a 2,07 miliardi, in calo rispetto ai 2,33 miliardi del 1H22.

Per quanto riguarda l’evoluzione prevedibile della gestione, alla luce delle considerazioni di cui sopra e in aggiunta alla solida performance nel primo semestre dell’anno, il Gruppo ha deciso di migliorare le previsioni di risultato per l’intero esercizio rispetto a quelle annunciate a marzo.

Nel dettaglio, il Gruppo prevede un Ebitda adjusted compreso tra 1,575 miliardi e 1,675 miliardi, ritoccato al rialzo rispetto all’intervallo 1,375 – 1,525 miliardi.

La Società ha altresì rivisto anche l’obiettivo relativo alla generazione di cassa, prevedendo per l’intero esercizio 2023 di generare flussi di cassa (FCF prima di acquisizioni e dismissioni) nell’intervallo 550 – 650 milioni, rispetto al precedente intervallo 450 – 550 milioni.