Eni ha chiuso il secondo trimestre 2023 con un Ebit adjusted in calo del 42% a 3,38 miliardi rispetto al pari periodo 2022, per effetto del deconsolidamento delle società operative angolane conferite alla JV Azule (attività Exploration & Production), in parte compensato dalla performance di Global Gas & LNG Portfolio (GGP) e dal trend del business Plenitude and Power.
L’utile netto adjusted di competenza degli azionisti si è ridotto del 49% a 1,94 miliardi per effetto del minor utile operativo e dei risultati delle partecipate.
Nel dettaglio, l’utile operativo della divisione Exploration & Production è diminuito del 58% a 2,07 miliardi, a causa del calo dei prezzi del petrolio in dollari e dei prezzi di riferimento del gas in tutte le aree geografiche che hanno influito negativamente sui prezzi di realizzo della produzione, in particolare in Europa. Tali effetti sono stati lievemente attenuati dall’apprezzamento del tasso di cambio US Dollar/Euro (+2%). Inoltre a contribuire al calo vi è il mancato contributo delle società operative angolane a seguito del loro conferimento nella JV Azule.
La produzione di idrocarburi è cresciuta del 2% rispetto al secondo trimestre 2023 a 1,61 milioni di boe/giorno per effetto del ramp-up in Mozambico e Messico, dalla maggiore attività in Algeria, che beneficia delle acquisizioni, in Kazakhstan a causa di eventi non pianificati verificatisi nello stesso periodo del 2022, nonché in Indonesia e Iraq. Questi aumenti sono stati compensati dalle attività di manutenzione programmata, in
particolare in Libia, e dalla minore produzione dovuta al declino dei campi maturi.
Il settore Global Gas & LNG Portfolio ha riportato un utile operativo adjusted di 1,09 miliardi, in forte aumento rispetto allo stesso periodo del 2022 (-14 milioni), trainato principalmente dai connaturati benefici derivanti da meccanismi contrattuali di aggiornamento, rinegoziazioni e accordi relativi a periodi precedenti che sono tipici del
settore di attività. Inoltre, in un mercato ancora caratterizzato da una moderata volatilità e opportunità di arbitraggio, la continua ottimizzazione degli asset e l’attività di trading hanno contribuito alla performance del trimestre.
Le vendite di gas naturale sono state pari a 11,15 miliardi di metri cubi, in calo del 17% rispetto al secondo semestre 2022, principalmente a causa dei minori volumi di gas commercializzati in Italia (-16%). Nei mercati europei i volumi di gas sono diminuiti del 22% per minori vendite nella Penisola Iberica, in Turchia e in Germania.
Il business Refining & Marketing ha riportato una perdita operativa adjusted di 45 milioni, che si confronta con l’utile operativo adjusted di 757 milioni del 2Q22, per effetto di margini di raffinazione sostanzialmente più deboli.
Il business della chimica ha ripotato una perdita operativa adjusted di 70 milioni rispetto al valore positivo pari a 125 milioni del pari periodo 2022, che riflette il calo della domanda in tutte le attività di business e le incertezze del mercato, che ha frenato le decisioni
d’acquisto da parte dei rivenditori, e la continua pressione competitiva dei prodotti provenienti da altre geografie.
Plenitude, nel corso del secondo trimestre 2023 ha conseguito un utile operativo adjusted di 133 milioni in crescita del 19% rispetto al 2Q22, mentre il business Power ha conseguito un utile operativo adjusted di 32 milioni, in progresso del 14%.
L’indebitamento finanziario netto ante passività per leasing ex IFRS 16 si è attestato a 8,2 miliardi al 30 giugno 2023 (7 miliardi al 31 dicembre 2022), con un leverage di 0,15 (0,13 al 31 dicembre 2022).
Il Gruppo ha definito le seguenti previsioni operative e finanziarie riviste per l’esercizio 2023:
- E&P ha confermato l’obiettivo esplorativo di 700 mln di boe di nuove risorse
- GGP rivede al rialzo la guidance sull’EBIT adjusted nell’intervallo 2,7 – 3,0 miliardi nell’anno, rispetto alla previsione di 2 – 2,2 miliardi
- L’Ebitda proforma adjusted di Plenitude & Power è stato rivisto al rialzo a circa 0,8 miliardi rispetto alla precedente guidance superiore a 0,7 miliardi
- L’Ebitda proforma adjusted del business refining è stato confermato a 0,9 miliardi. EBIT proforma adjusted del downstream atteso a 0,8 miliardi, in calo rispetto a 1 –
1,1 miliardi - A livello consolidato è confermato l’Ebit adjusted a 12 miliardi, con un aumento della prestazione di circa 2 miliardi
- Il flusso di cassa è attesto tra 15,5 e 16 miliardi
- Gli investimenti sono attesi inferiori a 9 miliardi, in riduzione rispetto alla previsione di 9,2 miliardi e a quella iniziale di 9,5 miliardi, beneficiando di continue azioni di ottimizzazione e di efficienza..