Mercati – Borse europee miste a metà seduta, Milano -0,4%

Prosegue mista la seduta delle borse europee, mentre i principali futures di Wall Street scambiano positivi, con gli investitori intenti a metabolizzare le ultime mosse delle banche centrali e con lo sguardo che resta su macro e trimestrali.

A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,4% a 29.486 punti, debole come il Cac 40 di Parigi (-0,4%) e il Dax di Francoforte (-0,1%) mentre tengono l’Ibex 35 di Madrid (+0,3%) e il Ftse 100 di Londra (+0,2%).

La Bank of Japan ha annunciato una modifica alla propria politica di yield curve control, affermando di voler limitare i rendimenti sui titoli di Stato nazionali a 10 anni allo 0,5%. L’istituto ha specificato che questo valore è da considerarsi come un “riferimento” e non più un “limite rigido”. La banca centrale ha dichiarato che avrebbe fatto ricorso all’acquisto di obbligazioni per impedire che i rendimenti superassero l’1%.

Tuttavia, alla fine della riunione di politica monetaria di due giorni di venerdì, la BoJ ha deciso di mantenere il tasso overnight al -0,1%. La motivazione fornita è che si ha ancora bisogno di ulteriore tempo per raggiungere in maniera sostenibile l’obiettivo di inflazione del 2%.

Sempre in tema banche centrali, ieri la Bce ha aumentato il costo del denaro di 25 punti base, portando il tasso di remunerazione sui depositi al 3,75%, livello più alto dal dicembre 2000, rispettando le attese e seguendo la decisione della Fed del giorno precedente.

La possibilità di un ulteriore aumento dei tassi a settembre non è stata esclusa dall’Eurotower, il quale continuerà ad adottare un approccio “data dependent”, basato sul monitoraggio delle prospettive di inflazione, della dinamica “core” e dell’intensità della trasmissione della politica monetaria.

Inoltre, nel corso della giornata la Bce pubblicherà gli stress test sulle banche che daranno un quadro più chiaro su come gli istituti di credito stiano gestendo gli effetti del rialzo dei tassi di interesse.

Sul fronte macro, a luglio la lettura finale sulla fiducia dei consumatori nell’Eurozona, stilata dalla Commissione europea, si è attestata a -15,1 punti, in linea con la rilevazione preliminare. Il dato finale di giugno mostrava un valore di -16,1 punti

A giugno, in Italia, i prezzi della produzione industriale (PPI) hanno riportato un calo dello 0,4% su base mensile, dopo il -3,1% di maggio. Il dato su base annua evidenzia una contrazione del 8,2%, a fronte della riduzione del 6,8% del mese precedente.

Nel corso del pomeriggio è atteso il dato sull’inflazione tedesca.

Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a quota 1,096 mentre il dollaro/yen risale in area 139,6. Tra le materie prime, petrolio in frazionale ribasso con il Brent (-0,4%) a 83,5 dollari e il Wti (-0,3%) a 79,9 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund risale a 161 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,09%.

Tornando a Piazza Affari, positiva la seduta di Azimut (+3,4%), Banca Generali (+2,4%), Diasorin (+1,6%) e Recordati (+1,4%), mentre le vendite colpiscono soprattutto STM (-4%), Prysmian (-1,6%), Enel (-1,3%) e CNH (-1,1%) dopo i conti.