Mercati – Eurolistini senza una direzione precisa in avvio, a Milano (-0,2%) guidano Eni ed Hera (+1,3%)

Avvio misto per le borse europee con gli investitori intenti a metabolizzare le ultime mosse delle banche centrali e con lo sguardo che resta su macro e trimestrali.

A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,2% a 29.536 punti, debole come il Cac 40 di Parigi (-0,4%) e il Dax di Francoforte (-0,3%) mentre tengono l’Ibex 35 di Madrid e il Ftse 100 di Londra, entrambi +0,2%.

Tra le ultime decisioni delle banche centrali, la Bank of Japan ha lasciato i tassi di interesse a breve termine a -0,1% e dichiarato che proseguirà con la sua politica di allentamento monetario per favorire la crescita dei salari e portare l’inflazione verso il target del 2% annuo.

Inoltre ha lasciato il margine di tolleranza per il rendimento dei titoli di Stato a 10 anni allo 0,5%, aggiungendo comunque che sarà impiegato come “riferimento, non come limite rigido”, e impegnandosi ad acquistare titoli decennali al tasso fisso dell’1%.

Sempre in tema politica monetaria, ieri la Bce, in linea con le attese e con la decisione della Fed del giorno precedente, ha aumentato il costo del denaro di 25 punti base, portando il tasso di remunerazione sui depositi al 3,75%, ai massimi dal dicembre 2000.

L’Eurotower non ha escluso la possibilità di un ulteriore aumento dei tassi a settembre, mantenendo, anche in questo caso un approccio “data dependent” che monitorerà in particolare le prospettive di inflazione e la sua dinamica “core” e l’intensità della trasmissione della politica monetaria.

Inoltre, la Bce pubblica oggi gli stress test sulle banche.

Ricca agenda macro con lo sguardo sui prezzi alla produzione italiani, la fiducia consumatori dell’Eurozona e l’inflazione tedesca.

Nel frattempo è emerso che a luglio l’indice dei prezzi al consumo nella regione di Tokyo è aumentato del 3,2% annuo, in linea con il dato di giugno (rivisto da +3,1%) e al di sopra delle attese (+2,9%). L’inflazione core ha riportato una variazione positiva del 3,0% su base annua, in rallentamento rispetto a giugno (+3,2%) ma al di sopra del consensus (+2,9%).

Nel secondo trimestre del 2023 il Pil in Francia (preliminare) è cresciuto dello 0,5% su base trimestrale, oltre il consensus (+0,2%) e dopo il +0,1% del primo trimestre 2023 (rivisto da +0,2%). Su base tendenziale, il Pil del secondo trimestre è aumentato dello 0,9%, superiore al +0,4% stimato dagli analisti e in linea rispetto al +0,9% del trimestre precedente.

Sempre oltralpe, l’indice dei prezzi al consumo preliminare di luglio ha rallentato in linea con le attese a 0,0% m/m e +4,3% a/a dai precedenti, rispettivamente, di +0,2 e +4,5%.

Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a quota 1,098 mentre il dollaro/yen ridiscende in area 139,2. Tra le materie prime, petrolio in frazionale ribasso con il Brent (-0,2%) a 83,6 dollari e il Wti (-0,2%) a 80 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 158 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,13%.

Tornando a Piazza Affari, bene in avvio Eni (+1,3%) dopo i conti, Hera (+1,3%) e Azimut (+1,1%), mentre arretrano Stm (-2,4%), Amplifon (-2,2%) e Pirelli (-1,8%) all’indomani della trimestrale.